L’Autunno caldo della cultura

Si è appena chiusa un’estate molto calda, ricca di belle mostre che sono proseguite in tutta Italia, eventi culturali  E polemiche. In questa rubrica, che uscirà a lunedì alterni, ci occuperemo di tutto ciò che scuote il mondo dell’arte, delle mostre più e meno importanti, e degli attori che vivono- e che determinano- il mondo della cultura oggi. Sono tante le provocazioni lanciate negli ultimi mesi da più parti d’Italia, quasi sempre positive, perché quantomeno invitano a riflettere, e ce n’è davvero tanto bisogno. A giugno, abbiamo avuto il “The Floating Piers”, una delle più importanti installazioni a livello mondiale. Nato da un progetto dell’artista americano Christo, si tratta di un vero e proprio ponte sul lago d’Iseo, che ha regalato l’impressione di camminare sull’acqua, gratuitamente, e che ha causato code lunghissime. Un successo di presenze, di interazioni sui social, e ovviamente tante polemiche. L’installazione non c’è più, ma la scìa che ha lasciato, sì. Quella rimane. Ad aprile una tartaruga gigante è andata a imperare in Piazza della Signoria a Firenze, e chiunque sia passato dalla città, o ci sia arrivato apposta, non ha potuto esimersi dal postare una foto del suo immenso carapace. Era l’inizio di “Spiritual Guards. Jan Fabre”, mostra articolatasi tra Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria e Forte di Belvedere. La mostra di Jan Fabre, che si è appena conclusa, ha fatto molto discutere. L’artista, uno dei personaggi più significativi della scena internazionale contemporanea, è stato al centro di polemiche accese soprattutto da animalisti che si scontravano con l’esuberanza del genio nei confronti degli animali. Una delle più grandi e articolate esposizioni in spazi pubblici italiani. L’artista fiammingo è sempre stato affascinato, e lo ha riproposto nelle sue opere, dal mondo degli insetti, e ha scelto Firenze per le sue ‘guardie spirituali’. Abbiamo visto gusci di scarabei, sculture in bronzo, lavori in cera. Già a metà settembre la mostra al Forte aveva raggiunto 150mila visitatori. Stiamo vivendo un momento importante per il vino italiano, nostro orgoglio. Il Chianti, il Gallo Nero, ha compiuto trecento anni, e si candida a diventare Patrimonio dell’Umanità. Trecento anni da quel 24 settembre 1716, quando il granduca Cosimo III De Medici decretava il primo “territorio di vino”, nei confini di 4 territori di produzione del vino: Chianti, Pomino, Valdarno di Sopra e Carmignano. La sua capacità di evolversi, di guardare al futuro, senza mai perdere neanche un chicco – e i chicchi son preziosi- della sua storia, la sua immagine, il suo territorio, potrebbe diventare patrimonio Unesco. Si comincia quindi a lavorare al Dossier tecnico di Candidatura, e a promuovere la partecipazione di cittadini e istituzioni, per raccontare quei valori ambientali, paesaggistici, architettonici e storico-culturali, che rappresentano il Chianti Classico nel mondo. Il Mibact, ministero dei beni culturali e turismo, ha appena lanciato anche l’hashtag #ottobrealmuseo che invita proprio a condividere nei #museitaliani le opere che abbiano temi legati al vino, all’uva e alla vendemmia. Ci occuperemo della comunicazione che deve – o dovrebbe?-  comunicare eventi come la Capitale italiana della cultura. Mantova è la capitale italiana della cultura 2016. Si tratta di un importante riconoscimento. Cosa comporta e cosa ottengono davvero le città proclamate? Intanto Pistoia sarà Capitale italiana della Cultura 2017. Staremo a vedere. Torneremo a scrivere di crowdfunding. Un’ampia riflessione sarà dedicata ai social, dove la parola d’ordine è “Storia”. Le novità di Facebook, con le sue dirette,  Twitter, che ha inserito i “Momenti” anche in Italia. Instagram, che oltre ad avere  introdotto lo zoom, e anche la possibilità di lasciare una foto in bozze e pubblicarla in un secondo momento, ha introdotto proprio “Stories”, simile a Snapchat. Un video di dieci secondi, o una foto, con la possibilità di scrivere o colorare. Ma visibile per sole 24 ore. Fino alle prossime “Stories”.

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

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