Eccellenze a #MilanoGolosa

I duecento più buoni d’Italia. Li ritroviamo tutti, i brand stellati e le tendenze e la qualità della cucina italiana, a Milano Golosa, la kermesse milanese del gastronauta Davide Paolini al Palazzo del Ghiaccio.

Pietro Leemann, lo chef stellato del Joia di Milano, l’unico ristorante vegetariano stellato d’Europa. Valeria Mosca, la prima forager italiana. Eugenio Pellicciari, il primo italiano a produrre e commercializzare luppolo. Questa e tanto altro è la Milano Golosa, la tre giorni dedicata al gusto tra assaggi, degustazioni, showcooking e lezioni. Ingredienti eccellenti e protagonisti del cibo show cooking, cucina veg e gluten free, degustazioni e shopping.

Gli ingredienti raccontati da chi li ha vissuti al massimo, in tutte le loro sfumature. Il cacao di Claudio Corallo, agricoltore italiano a Principe-São Tome, considerato il produttore numero uno al mondo di cacao. Il latte, secondo Roberto Rubino, presidente dell’Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo, che difende il latte prodotto esclusivamente con il latte di animali al pascolo. E poi il miele, il miele di Andrea Paternoster, apicoltore della Mieli Thun che parla della ricerca di siti di raccolta in grado di offrire mieli mono-origine.

Altro argomento caldo, con la food blogger Sonia Peronaci e Letizia Saturni, specialista in Scienze dell’alimentazione e membro dello Dr. Schär Institute, il Gluten free. Cucinare cose buone proteggendosi dalla proteina del glutine. Tendenza o salute?

Premio alle Botteghe golose d’eccellenza, eccole tutte e tredici. Sono Erbavoglio di Aosta, la Gastronomia Gallo di Torino, Parla come mangi di Rapallo, Damini – Macelleria e Affini di Arzignano, Latte e… di Treviso, Baita del Formaggio di Milano, Enogastronomia Giusti di Modena, Gastronomia Galanti di Firenze, Il Merlo di Camaiore di Camaiore, Roscioli di Roma, La Tradizione di Roma, La Tradizione di Vico Equense, Campania Mia di Napoli.

Il Palazzo del Ghiaccio ospita, fino ad oggi, la manifestazione, ormai tradizionale, per gourmet e addetti ai lavori, e quest’anno offre anche un ampio programma sul vino. Con degustazioni, incontri e dibattiti. Un’occasione in più per scoprire e riscoprire i vini di alcuni eccellenti produttori italiani dalle Alpi alla Puglia. Oggi quindi l’ultimo appuntamento, per molti aspetti il più curioso, dal titolo Pietra, vetro, porcellana: nuove vie per il vino? Interrogativo al quale risponderanno tre produttori pionieri, Benjamin Zidarich, vignaiolo del Carso, Stefano Amerighi dei Monti Sibillini ad Arquata del Tronto, che dal 2012 fa affinare il Pecorino in damigiane di vetro da 54 litri, e il piemontese Fabio Gea, che sperimenta innovativi contenitori vinari progettati ad hoc per le sue specifiche esigenze, realizzati in particolari ceramiche cotte ad alte temperature. Sette le degustazioni che stanno animando i tre giorni di Milano Golosa 2016 in collaborazione con WineMi, la rete che raggruppa 5 enoteche storiche milanesi, simbolo della cultura del bere bene meneghino: Enoteca Eno Club, Cantine Isola, La Cantina di Franco, Enoteca Ronchi, Radrizzani Drogheria Enoteca.

Tra gli assaggi, il «trombolotto», condimento dei monaci cistercensi, ai profumi di olio, erbe e, appunto, limone trombolotto (della zona di Sermoneta). La testa in cassetta alla canapa della macelleria Giacobbe di Sassello, nel Savonese. La bresaola d’oca fumé della Lomellina, prodotta da Oca Sforzesca a Vigevano. La soppressa alla santoreggia di Casa Cason, di San Pietro in Gu, nel Padovano; i cioccolatini all’olio extravergine di oliva di Terre di Grifonetto, Magione (Pg).

Poi i “crunch” di Bosco e le farine selezionate. Ci si potrà sbizzarrire tra i formaggi, dai friulani Frant e burrata della latteria di Aviano, al Castelmagno d’alpeggio di La Meiro, al formaggio di fossa di Renato Brancaleone di Roncofreddo. Oggi, tra gli ultimi appuntamenti previsti in questa finale della kermesse, la premiazione delle quattro migliori paninoteche di tutta Italia. Sempre tutto nel rispetto degli ingredienti, perché come ci ricorda il claim, “Bisogna avere il rispetto per la materia. È lei il punto di partenza. È lei che detta l’opera, lei che la impone”.

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

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