Jan Fabre, l’artista contestato, su Sky Arte

La grande mostra Jan Fabre. Spiritual Guards, promossa dal Comune di Firenze, si sviluppa tra Forte di Belvedere, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria. Si tratta di una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista e creatore teatrale fiammingo. Sono esposti un centinaio di lavori realizzati da Fabre tra il 1978 e il 2016: sculture in bronzo, installazioni di gusci di scarabei, lavori in cera e film che documentano le sue performance. Jan Fabre è sicuramente uno degli artisti più conosciuti e chiacchierati del panorama contemporaneo. A lui e al suo ultimo ciclo di interventi sullo sfondo di Firenze è dedicato Jan Fabre – Spiritual Guards, il documentario diretto da Lorenzo Scurati in onda oggi su Sky Arte Hd. È un’ottima occasione per conoscere da vicino l’opera dell’artista fiammingo. Il Forte di Belvedere, Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria fanno da cornice a un’esposizione totale, che raccoglie opere realizzate da Jan Fabre durante la sua lunga e discussa carriera. Il documentario su Sky Arte, prodotto da Aut Aut e scritto da Melania Rossi e Lorenzo Scurati, è stato girato durante l’allestimento della mostra, dove Fabre si racconta per la prima volta al pubblico italiano. Al centro del focus, la vita, le opere e la poetica di un grande artista del nostro tempo, capace di imporsi all’attenzione mondiale grazie a un approccio sicuramente fuori dagli schemi nel campo della scultura, del disegno, dell’installazione, della performance e del teatro. E grazie alle discussioni che più volte ha alimentato con le sue opere. Una di queste, Searching for Utopia, di eccezionali dimensioni, si pone in un contesto esclusivo, in dialogo con il monumento equestre di Cosimo I, capolavoro rinascimentale del Giambologna; mentre la seconda, The man who measures the clouds (American version, 18 years older), è stata innalzata sull’Arengario di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello. In entrambe le opere si riconosce l’autoritratto dell’artista, nella doppia veste di cavaliere e guardiano, come tramite tra terra e cielo, tra forze naturali e dello spirito. Ad una storia dell’arte che si è messa anche a disposizione del potere politico ed economico – come quella di Piazza Signoria con i suoi giganti di marmo (David, Ercole, Nettuno) e con le sue rappresentazioni bibliche, mitologiche o del genius loci (Giuditta, Perseo, Marzocco) – Jan Fabre oppone un’arte che vuole rappresentare e incarnare il potere dell’immaginazione, la missione dell’artista come “spiritual guard”. Influenzato dalle ricerche condotte dall’entomologo Jean-Henri Fabre (1823-1915), l’artista è affascinato dal mondo degli insetti e di altre creature viventi fin dalla tenera età. Proprio per questo spesso è stato al centro di polemiche da parte di animalisti. Alla fine degli anni settanta, studente presso la Royal Academy of Fine Arts e il Municipal Institute of Decorative Arts and Crafts, Fabre decide di ampliare il proprio campo di ricerca, estendendolo anche al corpo umano, alla sua fragilità e alla sua difesa. Le performance e le azioni intraprese dal 1976 ad oggi sono da considerarsi essenziali nel percorso artistico di Fabre. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione “Jan Fabre. Spiritual Guards”, per le sue caratteristiche spaziali e storiche. Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine. “Un luogo di difesa dall’esterno e dall’interno quindi, che suggerisce un percorso attraverso la vita, le ambizioni e le angosce dei potenti signori medicei e che allude a opposte percezioni e sensazioni umane come quelle di controllo e abbandono, ma anche a bisogni e desideri contrapposti come quelli di protezione armata e di slancio spirituale, così profondi e radicati da condizionare le forme architettoniche e la configurazione dello spazio naturale.” 

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

Adele Messina

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