Da The Big Now nasce The Big Angle, la cdp pensata per la “connected age”

Arriva una nuova casa di produzione, che si presenta sul mercato con una promessa molto precisa: guardare al mondo della produzione video da una nuova prospettiva. Quella del mondo di oggi, in cui il video è diventato il protagonista assoluto dei contenuti, riprendendosi nell’era digitale quell’egemonia che già era stata sua quando era la tv a farla da padrona. A guidarla sarà Flavo Nani, talentuoso regista emergente. Con un regista alla guida, The Big Angle nasce con una doppia anima: da un lato completa l’offerta di The Big Now, agenzia creativa che da sempre si propone di integrare al proprio interno competenze complementari, per garantire velocità e efficienza ai propri clienti; dall’altro con l’ambizione di presentarsi autonomamente sul mercato come cdp di nuova generazione, nativa digitale e con un forte dna creativo. «Già da tempo nel team di The Big Now avevamo introdotto alcune competenze legate al video, proprio perché un’agenzia che faccia contenuto oggi non ne può più fare a meno – spiega Emanuele Nenna, co-founder e ceo dell’agenzia. – La scelta di investire ulteriormente in quest’area è dettata dall’evoluzione del mercato, che sempre più chiede che idea e crafting viaggino insieme». Una parte rilevante del business di The Big Angle deriverà quindi dai clienti – attuali e futuri – dell’agenzia-madre. Nasceranno così idee creative già pensate tenendo in considerazione le specificità del contenitore. «All’estero è già così: ci sono addirittura set allestiti stabilmente per shooting in formato portrait, per quei video che nascono mobile first. E a livello produttivo – di regia e di fotografia – si sta imparando a ragionare in modo molto differente a seconda del canale attraverso cui sarà distribuito un video. Non è solo il montaggio che cambia tra un video per Snapchat, un preroll di Youtube, un video “sound off” per Facebook, un formato quadrato per Instagram o un video interattivo o 360°»: commenta così Flavio Nani, che però precisa: «Porto esempi del mondo digital, ma questo non significa che The Big Angle produrrà solo contenuti per la distribuzione online: conoscere la grammatica dei nuovi canali è la chiave per produrre in modo contemporaneo qualsiasi video, inclusi quelli più tradizionali, destinati alla tv o al cinema». Una cdp snella, attrezzata per la produzione di contenuti video di nuova generazione, con il dna creativo che le deriva dall’habitat di agenzia in cui è innestata, può ambire a posizionarsi sul mercato come competitor di strutture specializzate: non necessariamente un cliente di The Big Angle sarà anche un cliente di The Big Now. Questa è la vera sfida raccolta da Nani. «I numeri dicono che il video è un ingrediente imprescindibile – e in continua forte crescita- nella comunicazione di brand. The Big Angle si rivolgerà a quei clienti che vogliono affidarsi a un partner unico che possa sviluppare un video da zero, partendo dalla scrittura per arrivare alla finalizzazione in tutti i formati più rilevanti. Nasciamo come casa di produzione, e le figure interne al nostro team sono quelle più classiche. I punti di forza rispetto ai competitor (o ad alcuni di loro) sono due: da un lato essere una struttura molto agile, quindi veloce ed efficiente, ma pronta per grandi produzioni anche grazie alle spalle larghe di The Big Now; dall’altro il fatto di essere in un contesto in cui nella stanza accanto ci sono i creativi dell’agenzia, e in quella di fronte un team di sviluppatori digital ci consente di integrare, quando utile ai nostri clienti, servizi che generalmente le case di produzione non sono attrezzate per offrire». L’offerta di The Big Angle viene completata da un filone di business parallelo, quello del branded entertainment, altro tema caldo nell’evoluzione del mercato pubblicitario. «Abbiamo voluto tenere il branded content esterno ai processi quotidiani della unit, perché si tratta di una specializzazione molto forte, che richiede competenze e modelli organizzativi diversi- commenta Nenna. Si tratta di ideare format, di trovare accordi con i broadcaster, di ragionare su produzioni molto diverse da quelle su cui una cdp lavora ogni giorno. Per questo abbiamo affidato a uno specialista, Giovanni Esposito, il compito di creare un’offerta specifica in questa area. La sua vena imprenditoriale e la sua esperienza come regista televisivo e autore di format originali (come la pluripremiata serie Milano Underground) disegnano l’identikit perfetto per sviluppare un’area di business parallelo per The Big Now».

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