Interpublic: nel secondo trimestre crescita organica al +4,7%, primo semestre a +5,6%

Michael Roth
Michael Roth

Buon secondo trimestre e altrettanto valido primo semestre per Interpublic, il gruppo statunitense della comunicazione di cui ciclicamente si parla come possibile preda da acquisire per uno degli altri giganti mondiali del settore. In un clima complessivamente migliorato, quasi tutte le multinazionali dell’advertising stanno arrivando alla prima metà di questo comunque contrastato 2014 portando a casa significativi miglioramenti del proprio fatturato, non tutti però riuscendo a migliorare sensibilmente le proprie performance anche in termini di utili. Ottimi risultati da questo punto di vista sono stati registrati dalle holding Usa. Nel secondo quarto, in particolare, il gruppo guidato da Michael Roth ha fatto segnare un incremento dei ricavi del 5,4% e, in termini di crescita organica, un saldo positivo del 4,7%. Nel secondo trimestre, infatti, il fatturato è stato di 1,85 miliardi di dollari, rispetto agli 1,76 miliardi di dollari del periodo omogeneo del 2013. La scomposizione dal dato in termini di apporto geografico, racconta di un progresso del 7,1% conseguito a livello internazionale e di un più contenuto +2,9% conquistato negli Stati Uniti. Nel primo semestre il fatturato complessivo di Ipg è stato di 3,49 miliardi di dollari, in crescita del 5,6% rispetto ai 3,30 miliardi del periodo omogeneo del 2013, con una scomposizione del dato riguardante gli apporti territoriali che indica come dal mercato internazionale sia provenuto al gruppo un saldo positivo dell’8% e da quello statunitense il +3,8%. Il chairman e ceo di IPG ha commentato: «Siamo lieti segnalare un secondo trimestre caratterizzato da una marcata crescita di ricavi, profitti e guadagni. Un risultato che rimanda alla competitività delle nostre agenzie e alla qualità della nostra offerta di servizio in tutte le varie discipline». Michael Roth così ha sottolineato i grandi sviluppi del gruppo e l’acquisizione di una crescente market share sul versante dei servizi digitali e di marketing, risultati conquistati attraverso un preciso orientamento all’innovazione ma anche con una severa e attenta disciplina sul terreno dei costi. Secondo Roth il più è fatto e a questo punto dell’anno si può considerare più che realistico l’obiettivo prefissato di raggiungere nell’anno una crescita tra il 3 ed il 4%, migliorando il margine operativo e creando nuovo valore per gli azionisti.

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