Il decoro digitale del Comune di Milano è all’insegna del green

Giuliano Pisapia
Giuliano Pisapia

Con il supporto di AAPI, l’associazione di categoria delle principali società italiane operanti nel settore della pubblicità esterna, il Comune di Milano ha dato l’avvio a un progetto sperimentale finalizzato all’utilizzo di impianti/insegne pubblicitarie con modalità digitale e dinamica per comunicazioni istituzionali. Il Comune ha recentemente approvato una delibera che permetterà, ove possibile, l’installazione di una nuova tecnologia comunicativa con l’uso di impianti digitali. Si tratta di una sperimentazione che avrà la durata di 18 mesi. Consapevole che il mercato pubblicitario si sta orientando verso forme innovative e tecnologicamente avanzate, il capoluogo meneghino è una delle prime realtà in Italia che mette in atto un adeguamento legislativo di questo tipo, colmando una lacuna del Piano Generale relativo alla regolamentazione degli impianti pubblicitari che non prevedeva l’inserimento di messaggi digitali perché inesistenti all’epoca della sua approvazione. L’amministrazione comunale di Milano, pioniera di questa innovazione nel campo pubblicitario, ha voluto farsi carico di questo progetto sperimentale, consapevole della maggiore efficacia e modernità dei messaggi in movimento rispetto ai tradizionali manifesti statici. Inoltre, in questo modo, si ridurrebbero i costi di stampa e i messaggi potrebbero essere modificati velocemente, qualora necessitassero di nuove comunicazioni destinate alla cittadinanza. Gli impianti digitali, infatti, prevedono la possibilità, anche da parte del Comune, di entrare nel sistema che gestisce la pubblicità e comunicare, in tempo reale, messaggi istituzionali ai cittadini. Altra motivazione che ha spinto Palazzo Marino ad appoggiare questo progetto è l’imminenza di Expo che sta incrementando l’interesse a veicolare, in maniera più diffusa, informazioni e comunicazioni di servizio. Possibilità ravvisata non solo nell’ambito cittadino ma anche a livello nazionale, se non europeo o mondiale. La delibera, approvata il 5 giugno scorso, prevede inoltre che: i messaggi possano variare ogni 10 secondi; che tutti i costi di trasformazione dei cartelloni siano a carico degli operatori pubblicitari, senza oneri per l’amministrazione comunale; che la comunicazione istituzionale, che verrà veicolata su ogni impianto digitale, consista nel 10% del tempo totale dei video per gli impianti “trasformati” e nel 50% per quelli nuovi. Questo adeguamento legislativo è un passo importante per il mondo pubblicitario italiano in quanto il digitale, non solo rappresenta una nuova forma di comunicazione innovativa e all’avanguardia, ma contribuisce anche a migliorare il decoro e l’estetica cittadina e agevola una gestione più green della pubblicità con la riduzione dei rifiuti e del numero dei manufatti pubblicitari e l’aumento qualitativo dell’impiantistica.

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