LE AGENZIE FOTOGRAFICHE FRA VACCHE MAGRE E GRASSE

La mia prima “esperienza commerciale” con la fotografia fu sulla spiaggia di Jesolo. Avevo 3 anni ed ero il primo bambino (di quell’area) che cavalcava la Mucca Carolina (un gonfiabile dell’Invernizzi). Un fotografo mi chiese di “prestargli la mucca” per consentirgli di fare foto ricordo ai bimbi di quella spiaggia. “Gliela concessi” in cambio di un servizio fotografico. Non so se fu un affare congruo. Ho provato a chiederlo a Guido Alberto Rossi, importante fotografo e imprenditore, che su fotografi e agenzie fotografiche ha sempre cose interessanti da raccontare. Ecco l’estratto di un recente incontro con lui:

“Ieri sera parlavo con un amico fotografo che si lamentava di come da un paio d’anni ha perso oltre il 400% dei guadagni che faceva con le agenzie fotografiche con cui lavorava da anni, pur avendo aumentato il numero delle foto distribuite con materiale fresco. Niente di sorprendente se analizziamo questo segmento dell’industria fotografica che per anni è stata una buona fonte di guadagno per molti bravi fotografi e allo stesso tempo forniva alle agenzie pubblicitarie ed all’editoria ottimo materiale creativo. Io stesso avevo un buon guadagno con le mie foto “storiche” che avevo fornito ad una agenzia straniera specializzata in materiale vintage. Anni fa quest’agenzia è stata acquistata da una delle mega trita fotografi e mi sono visto da un anno con l’altro il prezzo delle mie immagini passare da un minimo di € 100,00 nette a foto per uso editoriale a € 0,56 lorde per un ritratto posato di Giorgio Armani o Enzo Ferrari nei box di Monza. Inoltre, devo aspettare di arrivare a un minimo di € 250,00 per poter fatturare ed incassare. Ovviamente ho tolto tutte le mie foto, ho ancora un credito di € 3,00 che mai incasserò e andrà ad “ingrassare” l’agenzia. Ma come si è arrivati a questo disastro per i fotografi e una manna per il compratore che fa un abbonamento e scarica a prezzi ridicoli quasi tutto quello che gli serve? La risposta è semplice: concorrenza tra agenzie a colpi di sconti e regali d’immagini a costo zero, fatti sulle spalle degli autori. Apertura ai dilettanti, alla possibilità di entrare a far parte delle agenzie con un minimo numero di foto minimamente decenti. Una di queste agenzie si vanta di avere un “serraglio” di oltre centomila “scattatori di foto”. Se analizziamo attentamente le immagini geografiche, vediamo che sono tutte molto simili e per la maggior parte lavorate al tornio con Photoshop. Se invece sono immagini di “people” cioè con modelli umani che sembrano facciano qualcosa, ci si accorge che la luce è quasi sempre piatta uguale e i modelli sono spesso “di serie C”. Purtroppo le cose fatte bene costano e difficilmente un vero fotografo si ripagherà mai del lavoro fatto con gli attuali prezzi in circolazione. Ovviamente la creatività e la qualità che esisteva anni fa è andata a farsi benedire, ma forse poco importa… come mi ha detto anni fa un cliente: la foto migliore è quella che costa meno. Aggiungiamoci poi anche le agenzie che regalano le foto ed il triste quadro è completo. Ho pensato anch’io di regalare qualche foto dal mio sito, chiedendo in cambio un’offerta libera per il progetto del Rotary “End Polio Now” anche con la speranza che, se scaricano delle foto gratis, magari ne comprano qualcuna. Ragionamento sbagliato, scaricano circa tremila foto al giorno, ma non comprano niente, spero che almeno donino qualcosa al Rotary.  Ma quante foto ci sono oggi online offerte dalle maggiori agenzie fotografiche? Ho fatto la stessa ricerca in tre agenzie. Ecco i risultati: prima ricerca, soggetto New York, totale foto trovate 6.429.963; seconda ricerca, soggetto donna al computer, totale foto trovate 4.538.243. Terza ricerca, soggetto pizza, totale foto trovate: 1.530.284. Guardandole attentamente vediamo che molte foto sono esattamente le stesse in tutti e tre gli archivi. Ovviamente sono tutte libere da diritti e se ci si mette la sfortuna può capitare che due agenzie pubblicitarie usino la stessa immagine per due clienti concorrenti tra loro nello stesso settore. Poi ho fatto le stesse ricerche in diversi siti minori e ovviamente ho trovato un numero molto inferiore di foto, ma con una qualità e creatività migliore, spesso eccellente. Quando si acquista una foto, meglio fare come per la frutta: acquistarla dal fruttivendolo dove la puoi assaggiare. Personalmente mi auguro che le mega agenzie prima o poi implodano, visto che molti dei loro sedicenti fotografi vivono facendo gli idraulici, i dentisti o altro.”

Pietro Greppi

ethical advisor e fondatore di Scarp de tenis

Per entrare in contatto con l’autore: info@ad-just.it

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