Publicis Groupe Italia presenta un nuovo modello di business guidato da Bertelli, Di Fonzo e Leonelli

A causa dell’emergenza, in pochi mesi siamo passati da uno scenario in cui il business digitale era in progressiva ma inevitabile crescita, a una realtà in cui le piattaforme digitali sono diventate veri e propri intermediari di business. In questo contesto Publicis Groupe ha mostrato di saper agire con velocità, accelerando l’integrazione di creatività, media e digital business transformation. A guidare il nuovo corso in Italia un leadership team composto dia tre manager nativi in ognuna delle competenze Roberto Leonelli, Andrea Di Fonz, e Bruno Bertelli. Publicis Groupe Italia inaugura così un nuovo ciclo per rispondere al cambiamento in atto e per lavorare sui modelli di business del futuro. Real identity, creatività dinamica, media smart e scalabili e relazione diretta con i consumatori sono i pilastri del nuovo posizionamento che rappresenta l’evoluzione del modello Power of One dove l’integrazione delle competenze è la chiave del business del futuro dei clienti. Già nel primo trimestre del 2021 il gruppo ha registrato un + 21,7% del fatturato e le prospettive di crescita sono incoraggianti. Inoltre quest’anno il gruppo in Italia ha un piano di assunzioni di oltre 150 persone  in tutte le aree di competenza soprattutto nel digitale, nel media, nella creatività, nel data science e nel CRM e un piano di espansione attraverso acquisizioni in ambiti strategici. Roberto Leonelli: «Per aiutare i nostri clienti a vincere nel mondo delle piattaforme, abbiamo integrato le nostre competenze di consulenza e sviluppo di Digital Business Transformation con quelle storiche di creatività e media. Grazie a questo nuovo modello integrato e gestito da un’unica squadra multidisciplinare, disegniamo nuove esperienze per i consumatori, le abilitiamo attraverso le piattaforme, le arricchiamo con la creatività e le diffondiamo con il media. Il tutto partendo dalla marca e dai suoi valori. Oggi siamo un partner unico e innovativo per la trasformazione e per la crescita sostenibile del business dei nostri clienti». Bruno Bertelli: «La nuova sfida è quella di lavorare ad una reale integrazione di creatività, media e digitale per costruire il consumer journey del futuro anticipando i bisogni e creandone di nuovi. I dati non servono solo a fotografare l’esistente ma sono uno straordinario strumento per la creatività per intercettare i trend che stanno per avvenire. Per questo sono sempre più indispensabili figure di data translator, provenienti dall’antropologia culturale e dalla psicologia, e che sono in grado di leggere i dati in modo anticipatorio». Andrea Di Fonzo: «Stiamo assistendo a un cambio radicale del media. Se prima si pianificavano e acquistavano spazi oggi è necessario cambiare mindset perché questo concetto è ormai obsoleto. Il media deve essere smart e scalabile per rispondere in tempo reale ad elementi non prevedibili. Attraverso i dati siamo in grado di capire come si comporta il singolo consumatore per costruire una comunicazione personalizzata sul singolo consumer journey rendendola più rilevante. La partita si giocherà sulla possibilità dei brand di riappropriarsi della relazione diretta con il consumatore anche grazie ai dati di prima parte».

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