UNA: le agenzie digitali valgono 27,6 miliardi di euro di valore aggiunto nell’economia italiana, pari al 1,7% del PIL

Ieri UNA e Prometeia – in collaborazione con Google – hanno presentato i risultati della ricerca che conferma il ruolo chiave del digitale come driver per l’innovazione, la competitività e l’occupazione del Paese. Chi sono le agenzie digitali? Quanto indotto creano? Che talenti attirano e quali le maggiori potenzialità? Quanto incide la tecnologia nello sviluppo nazionale? A queste domande ha cercato di rispondere l’indagine per comprendere le caratteristiche del mercato con l’obiettivo di dimensionarne il contributo all’economia del Paese e alla diffusione degli strumenti digitali. Per agenzie digitali si intendono tutte quelle imprese che offrono almeno un servizio nell’area web e tecnologie digitali con lo scopo di soddisfare le mutevoli esigenze delle imprese clienti nello sviluppo e implementazione di strategie di marketing/comunicazione/vendita e rappresentano un’importante fetta del tessuto economico nazionale. Se ne stimano 28.000 in Italia, pari a un fatturato di oltre 21 miliardi e oltre 156.000 addetti. In prevalenza piccole aziende – oltre il 60% ha meno di 2 addetti, oltre il 90% meno di 10 addetti – e si concentrano in particolare nel Nord anche se si registra una presenza rilevante in Lazio e Campania. È un segmento in costante ascesa e il fatturato dal 2010 cresce in media di quasi il 5% l’anno, oltre 3 punti percentuali in più rispetto al settore dei servizi per la comunicazione. Anche la redditività (EBITDA) si attesta su livelli superiori (6.5) rispetto al benchmark (4.7). Per quanto riguarda le aree maggiormente presidiate, tra le prime 3 il web (86%), il marketing/comunicazione (64%) e i social media (56%), con una varietà di servizi che affianca allo sviluppo di siti web (71%), alla gestione dei social (51%), allo sviluppo dell’e-commerce (46%), una offerta molto articolata di servizi di marketing e comunicazione (branding, e-mail marketing, …). Il settore contribuisce in misura sostanziale all’economia italiana, non solo direttamente con le proprie attività ma anche indirettamente attraverso la propria filiera (effetto indiretto) e l’attivazione di spesa in consumi dei propri dipendenti e di quelli dei fornitori (effetto indotto). Nel complesso le agenzie digitali hanno contribuito a generare 27.6 miliardi di euro di valore aggiunto nell’economia italiana, pari al 1.7% del PIL (totale valore aggiunto). Guardando alle attività strettamente digitali queste rappresentano il 38% del totale (0,7% del PIL). «Questa ricerca sottolinea quanto sia importante avviare, accelerare e cogliere tutte le potenzialità legate alla digital transformation. Ci sono aziende che ancora ad oggi decidono di non investire nel digitale, forse bloccate della mancanza di una corretta conoscenza del settore. Ecco perché UNA ha deciso di puntare sulla formazione di eccellenza: quella destinata alle piccole e medie agenzie italiane con l’obiettivo di accrescere le loro competenze in materia di comunicazione digitale, e renderle così in grado di guidare con consapevolezza le aziende del territorio in questa delicata fase di rilancio dell’economia del Paese», ha affermato Emanuele Nenna, presidente UNA.

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