Gli italiani online sono d’accordo con il Governo e guardano di più i tg

Da oltre un mese il coronavirus è una presenza fissa e costante nella vita delle persone. The Fool ha analizzato e diffuso il 27 marzo, in esclusiva per l’Italia, i dati  elaborati da GlobalWebIndex sul cambiamento della percezione e delle abitudini degli utenti internet. Le statistiche si riferiscono al mese di marzo e si basano su un campione di oltre mille utenti 16-64 anni di Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Filippine, Singapore, Sudafrica, Spagna, UK e Usa. Le evidenze più rilevanti, su scala globale, indicano che la preoccupazione rispecchia lo stato di avanzamento del contagio all’interno della nazione di appartenenza: così in Cina solamente il 25% si dichiara estremamente preoccupato per la situazione nel proprio paese, percentuale che invece raddoppia in Francia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti (oscillazione tra il 50 e il 60%). Guardando più da vicino lo scenario italiano, il 60% del campione si dichiara estremamente preoccupato dall’attuale situazione all’interno del Paese, con un livello di allerta leggermente inferiore nella fascia tra i 25 e i 34 anni. Gli italiani non si aspettano che l’epidemia finisca presto, un utente su 4 ritiene che il coronavirus durerà 6 mesi o più in Italia, mentre un terzo dei consumatori digitali pensa che il contagio durerà altri 2 o 3 mesi. Da evidenziare un forte ottimismo circa la capacità dell’Italia di superare il contagio, superiore al 50% degli utenti internet, e un alto consenso nei confronti dell’operato del Governo italiano, con l’80% che approva la gestione dell’emergenza. Gli utenti internet si dichiarano soddisfatti del livello di informazione sul coronavirus, guardando diversi tg e con maggior frequenza (35%), passando molto tempo sulle piattaforme di messaggistica e aumentando la fruizione degli show in streaming e dei social network. Di fronte all’impossibilità di fare acquisti e al desiderio di farli come prima azione a emergenza finita (35%), il 37% dei consumatori digitali ha deciso di posticipare le vacanze già programmate. Per quanto riguarda, invece, gli eventi sportivi, il 74% concorda con la decisione di posticiparli, mentre il 33% degli utenti italiani vorrebbe assistere a un concerto da casa. Il futuro dell’economia genera la più grande incertezza negli italiani. Una persona su 5 non sa dire cosa accadrà in futuro, così se i più giovani ritengono che l’impatto sarà limitato, la fascia d’età tra i 35 e i 54 anni crede che l’impatto sarà drammatico. «Sia GloablWebIndex che The Fool hanno deciso di mettere a disposizione i dati e le analisi in forma completamente gratuita e aperta, proprio per evitare qualsiasi forma di marketing su un tema così sensibile e su uno studio così rilevante – ha commentato Matteo Flora, fondatore di The Fool -. Questo perché sia in The Fool che in GlobalWebIndex crediamo che, dato il ruolo professionale di aiutare le aziende a prendere decisioni basate sui dati, sia nostro preciso dovere cercare di aiutare quante più aziende possibili ad attraversare la crisi. In questo senso voglio evidenziare il fatto che un’azienda come GlobalWebIndex, ovvero il più grande studio al mondo sulle abitudini digitali dei consumatori, abbia deciso di dare accesso gratuito ai dati di un’indagine fatta su 11 Paesi è davvero un evento senza precedenti».

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