Zenith: nel 2019 mercato pubblicitario italiano a -0,2%

Secondo il nuovo report “Advertising Expenditure Forecasts” di Zenith, nel 2020 gli investimenti aumenteranno del 4,3%, mentre l’audience pubblicitaria si ridurrà dell’1,6% portando così ad una crescita dei costi media del 6,1%.La domanda pubblicitaria è cresciuta costantemente nel corso di questo decennio. I grandi marchi, per sostenere le proprie quote di mercato, devono mantenere alta la brand awareness tra i consumatori e i potenziali acquirenti attraverso campagne di brand-building caratterizzate da una reach elevata. Lo stesso vale per i marchi più piccoli focalizzati sulla crescita del proprio business. Allo stesso tempo le piccole imprese, che non hanno mai fatto pubblicità in precedenza, hanno abbracciato l’advertising partendo dalle piattaforme digitali, iniettando nuova domanda e risorse nel mercato. Dal 2010, la spesa pubblicitaria è cresciuta in media del 5,1%.Le audience di massa dei mezzi tradizionali, prima la stampa e poi la tv, si stanno riducendo nei mercati chiave. Per ciò che riguarda l’Italia l’economia nazionale ha subito una contrazione nel primo trimestre del 2019 e il Fmi non prevede alcuna crescita per il 2019 nel suo complesso. Il tasso di inflazione rimarrà stabile nei prossimi anni. Per il 2019 ci si aspetta una leggera flessione del mercato pubblicitario italiano (-0,2%). Quest’anno la spesa tv dovrebbe diminuire del 3,1% a causa della mancanza di grandi eventi sportivi. Lo scorso anno, abbiamo visto accordi tra i grandi fornitori di contenuti televisivi e i distributori: Sky e Netflix hanno concluso un accordo che consente di trasmettere i contenuti di Netflix su Sky attraverso il decoder SkyQ; mentre Sky e Mediaset Premium hanno raggiunto un accordo in base al quale nove canali Mediaset Premium sono disponibili per gli abbonati Sky che ha un’offerta dedicata sulla piattaforma Mediaset Premium DTT a pagamento. Inoltre, Rai Pubblicità ha siglato un accordo con Amazon Prime Video per la distribuzione in Italia delle proprie serie televisive e produzioni. Dopo l’impressionante performance del 2018 (+5,5%), la radio si propone di mantenere il trend positivo nel 2019 (+2,0%) grazie alla capacità di raggiungere un pubblico in movimento. Entrambe le categorie stampa, quotidiani e periodici, vedranno diminuire la spesa pubblicitaria anche quest’anno (-9,0% e -11,9% rispettivamente). Per il 2019 previsto un aumento del 4,2% degli investimenti sul cinema e dell’1,5% in out-of-home. Il digital continua a essere il motore di crescita degli investimenti registrando un +7%, trainato da Google, Facebook e Amazon. Oltre 40 milioni di utenti attivi ogni mese. A luglio inoltre è entrato in vigore il Decreto Dignità, un decreto legge che vieta ogni tipo di pubblicità per i giochi d’azzardo e riteniamo che influirà negativamente sulla spesa pubblicitaria complessiva nel 2019 e nel 2020. «Le decrescite di tv e print da una parte e la crescita di digital, radio e ooh dall’altra, fanno archiviare un 2019 in segno leggermente negativo –è il commento di Andrea Di Fonzo, ceo Zenith Italy -. Siamo però positivi per il 2020. Molti nuovi brand sono entrati nel mondo della comunicazione, giovani startup italiane e non, che portano risorse fresche. Il mondo eCommerce ed e-retail è particolarmente attivo e cresce in investimenti, dando nuova spinta al mercato. Questo richiede una trasformazione nelle risposte da parte di agenzie e publisher, verso modelli più dinamici in grado di intercettare e rispondere alle esigenze di crescita dei business».

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