Da Wavemaker un approccio strutturato all’e-commerce

Il mercato dell’e-commerce in Italia vale 27 miliardi di euro, come ricorda Wavemaker nella ricerca Momentum, che precisa quanto il dato sia per ora relativamente piccolo in termini di incidenza sui consumi, anche se quasi raddoppiato negli ultimi 3 anni, guidato in particolare dalla crescita del mobile, che ad oggi incide oltre il 30% sul totale degli acquisti online. L’interesse del consumatore negli ultimi anni si è spostato dal mondo dei servizi a quello dei prodotti, che sono arrivati a pesare il 56% del totale mercato degli acquisti online. Elettronica e apparel seguono turismo&trasporti nel ranking di fatturato, ma si osserva una crescita importante di settori emergenti come il food&grocery (+34%). I settori del food & drink, beauty, apparel e consumer electronics sono al centro della ricerca. Focalizzandosi asul purchase journey, Wavemaker ha analizzato i diversi comportamenti di coloro che oggi acquistano prodotti e servizi su e-commerce e di chi invece acquista sui canali tradizionali. Tuttavia i driver per ottenere il primato nella relazione con gli acquirenti non sono gli stessi per le diverse categorie analizzate. La ricerca mette anche in evidenza quali sono i touch point che contribuiscono a migliorare le performance nell’e-commerce. Con la tv che si conferma il media con la maggiore capacità di generare predisposizione positiva verso i brand per 3 delle 4 categorie analizzate nella fase di priming stage; mentre review online, raccomandazioni e search sono i principali touch point per la conversione in vendite. In base ai risultati della ricerca, Wavemaker basa l’approccio consulenziale e di implementazione messo a punto per il mercato, che parte dalla considerazione dell’e-commerce non solo come un canale di vendita, ma come un intero ecosistema indipendente che può prevedere una offerta di prodotti dedicata, politiche di pricing ad hoc, specifiche tecniche di generazione di traffico e conversione online: una filiera parallela per la gestione della logistica e del customer care. Wavemaker propone quindi un approccio end-to-end che richiede molteplici azioni: stabilire le dimensioni del mercato, valutare le opportunità di business e l’analisi delle strategie dei concorrenti; definire il corretto bilanciamento tra una presenza sul mercato con un proprio e-commerce o attraverso una vetrina su un marketplace per sfruttare il traffico e i clienti già esistenti e, infine, porre in essere le attività di marketing e media che possono determinare un immediato ritorno in termini di vendite. «Guardando all’esperienza di mercati più avanzati del nostro non possiamo che supporre che l’e-commerce sia destinato a crescere ancora e in modo rapidissimo, spinto da data, AI e tecnologie come VR/AR che portano alla convergenza dei canali di vendita attraverso ibridazione ed immersive experience. Per affrontare questa evoluzione è fondamentale che i brand da un lato aumentino la comprensione del customer journey e dall’altro si attrezzino per approcciare l’e-commerce non più come un touch point, ma come un modo per costruire esperienza di marca – ha dichiarato Luca Vergani, ceo di Wavemaker -. Possiamo aiutare in questo percorso, perché la focalizzazione sul purchase journey da un lato e l’approccio consulenziale su temi di content e tech dall’altro sono – fin dalla nascita di Wavemaker – l’elemento centrale della sua proposizione al mercato».

 

 

 

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