Prodotti Igp: arrivano il Cantuccio Toscano e l’Asparago di Cantello

Adele MessinaBruxelles ha deciso, e la festa è iniziata. Con le nostre eccellenze, presenti in tutta la Penisola davvero in lungo e in largo, dovremmo continuamente portare a casa vittorie. Oggi ne festeggiamo due, anzi tre. Il Cantuccio toscano/cantuccino toscano (sono contemplate entrambe le denominazioni) e l’Asparago di Cantello hanno ottenuto il marchio Igp, Indicazione Geografica Protetta,  mentre il Pane toscano ha ottenuto il marchio Dop, Denominazione di Origine protetta, ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

I Cantuccini Toscani Igp sono un prodotto dolciario ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di farina, mandorle dolci naturali intere non pelate, zucchero, uova, burro, miele, successivamente cotto in forno, dalla caratteristica forma tradizionale semi-ovale, ottenuta dal taglio in diagonale del filone che avviene subito dopo la cottura. Sono prodotti in tutte le province della Toscana. Il Disciplinare di Produzione stabilisce anche che  i Cantuccini Toscani Igp devono avere un peso non superiore a 15 grammi al pezzo e dimensioni non superiori a 10 cm di lunghezza, 3 cm di altezza e 2,8 cm di larghezza, superficie esterna dorata e consistenza croccante. La richiesta di Igp era stata avanzata nel 2011 da Assocantuccini, presieduta da Ubaldo Corsini e costituita tra imprese e associazioni di categoria, per salvaguardare il prodotto toscano, il terzo biscotto più conosciuto al mondo, con un fatturato complessivo stimato in 35 milioni di euro ed un export del 37%. Dietro questi riconoscimenti ci sono associazioni, persone che si impegnano quotidianamente e spesso per anni. Sono percorsi lunghi ma che alla fine danno soddisfazione e ripagano.  Il numero è in costante aggiornamento, in base ai responsi che arrivano da Bruxelles, e ad oggi da 278 siamo appena arrivati a 280 tra Dop e Igp, e anche Stg (specialità tradizionale garantita) come, udite udite, la Pizza Napoletana e la mozzarella. Questa lista è sapientemente aggiornata con meraviglie che raccontano l’Italia della gastronomia, con il suo olio, i suoi formaggi, i prodotti ortofrutticoli, nelle eccezionali varietà e sfumature.

L’altra new entry nella famiglia delle Igp, l’Asparago di Cantello, è prodotto nella provincia di Varese. Un asparago meravigliosamente bianco, con la punta rosata, prodotto esclusivamente a Cantello, dal sapore dolce con un lievissimo retrogusto amaro  e un’altezza massima di 22 centimetri. E così anche il Pane Toscano, ha ottenuto il via libera del Comitato Qualità degli Stati membri della Unione Europea. Si tratta di un passaggio fondamentale, ora in attesa della pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ue. Il famoso “pane sciocco”, con le sue peculiarità, ottiene il marchio Dop.  Farina di grano tenero, acqua, lievito madre e rigorosamente senza sale, questa la ricetta del suo successo. Dalla Regione Toscana si sta già lavorando per prevedere esportazioni al di fuori del territorio nazionale,  e “sono allo studio sistemi che mantengano inalterate le caratteristiche organolettiche del pane, attraverso un sistema di packaging innovativo messo a punto dalle Università di Pisa e Firenze”.

Non dimentichiamo che L’Italia è anche il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Qualità dei prodotti e salvaguardia di tradizioni e di lavorazioni, che solo una determinata zona con le sue caratteristiche preziose può conferire. Tra l’altro, lo scorso dicembre è stata avviata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una campagna istituzionale di promozione, mirata ad aumentare la conoscenza e sostenere il consumo dei prodotti Dop e Igp, con una segnaletica tra gli scaffali della grande distribuzione per segnalare i prodotti tipici. Un patrimonio immenso, che conferma l’Italia terra dell’eccellenza a tavola, grazie alle mille tradizioni locali.

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

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