Lo chef Cannavacciuolo spiega agli italiani il gorgonzola in tv e sulla stampa

ADV Gorgo 2014 fatto da pochiDopo la campagna pubblicitaria 2013 dal concept ironico e scherzoso e che, grazie al QR code, rimandava al sito su cui era possibile scaricare il nuovo ricettario, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola torna in comunicazione. Ieri infatti è stata presentata alla Terrazza Martini di Milano la nuova campagna 2014 per comunicare “cosa c’è” in uno dei più celebri formaggi italiani. «Con questa campagna – ha dichiarato a Pubblicom Now Paolo Perazzi, socio insieme a Giorgio Azzali di Thomas2, agenzia di Novara che ha firmato l’adv 2014 – il consorzio inaugura una nuova strategia di comunicazione rivolta al grande pubblico per far conoscere anche gli aspetti più “segreti” del prodotto. Quanti sanno che il gorgonzola è un formaggio altamente digeribile, che contiene molte vitamine e una percentuale considerevole di calcio? Si tratta di un’importante novità nel messaggio di comunicazione del Consorzio Gorgonzola che per la prima volta accanto all’appetizing del prodotto vuole sottolineare le sue qualità nutrizionali. Il pubblico scoprirà, insieme allo chef, che il gorgonzola è un alleato per la salute perché ricco di calcio, fosforo e vitamine e che proprio il suo caratteristico penicillium lo rende digeribile». Ma il gorgonzola è un prodotto conosciuto soprattutto per il gusto particolare ed erborinato, da scegliere nelle versioni piccante o dolce. Un’eccellenza nel panorama alimentare italiano che aveva bisogno di un personaggio che ne mettesse in risalto le peculiarità. Come lo chef stellato e personaggio tv Antonino Cannavacciuolo. «Non possiamo definire Cannavacciuolo un vero e proprio testimonial – ha continuato l’altro socio di Thomas2, Giorgio Azzali – ma piuttosto un partner con il quale abbiamo trovato affinità di contenuti. Il gusto e la versatilità del gorgonzola sono noti a Cannavacciuolo, di origini campane, ma con base nel novarese, principale centro di produzione del gorgonzola. Quello che Cannavacciuolo scoprirà, insieme al resto d’Italia, durante gli spot o negli annunci stampa sono le qualità nutrizionali proprie di questo formaggio dalla tradizione unica». “Più lo conosci e più ti piace” è lo slogan che caratterizza gli spot e gli annunci stampa, la cui pianificazione è curata sempre da Thomas2. «Il planning riguarda La7, dove lo spot sarà on air dal 24 ottobre, e da novembre la piattaforma Sky per terminare dopo circa due mesi – ha continuato Perazzi. – Per ciò che riguarda la stampa ci siamo concentrati, come già avvenuto lo scorso anno, sui principali quotidiani (Corriere della Sera, La Stampa, Repubblica) ai quali abbiamo aggiunto anche La Gazzetta dello Sport. La pianificazione partirà il 28 ottobre e prevede pagine doppie e singole». Per ciò che riguarda i social network, per ora ad essere attivato è Twitter, anche se l’agenzia si prepara a presentare la nuova strategia di comunicazione anche sugli altri canali a partire dal 2015, anno dell’Expo che vedrà ancora Antonino Cannavacciuolo ambasciatore della qualità del gorgonzola Dop. «Abbiamo subito pensato a Cannavacciuolo perché è un personaggio unico nel panorama degli chef italiani conosciuti nel mondo e l’abbiamo fortemente voluto anche come testimonial per le nostre attività ad Expo 2015 – ha spiegato Renato Invernizzi, presidente del Consorzio Gorgonzola. –Con lui stiamo studiando tantissimi eventi per un pubblico più ampio possibile. La sua cucina creativa, infatti, unisce nord e sud d’Italia perché rispecchia le sue esperienze di vita e i sapori tipici dei territori in cui ha lavorato. Il tutto utilizzando sempre ingredienti di primissima qualità. Ecco perché Cannavacciuolo è il testimonial ideale di un formaggio come il gorgonzola che tiene alta la bandiera dell’eccellenza gastronomica italiana nel mondo». Sempre Invernizzi ha sottolineato come nel 2013, nonostante i formaggi Dop abbiano registrato un –3,5%, il gorgonzola sia stato l’unico a registrare un aumento, lieve, della produzione (+0,45%). Sono cresciute le famiglie acquirenti (+2,6%) con un conseguente aumento dei volumi (+1,8%). Il 31% della produzione è destinato all’esportazione, prevalentemente nell’Unione Europea (con la Germania e la Francia che assorbono più del 50% dell’esportazione totale), ma anche negli Usa, Canada e Giappone, dove il consumo di formaggi italiani è in forte crescita. 

Barbara Tomasi

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