Murdoch offre 80 miliardi per Time Warner. Inutilmente

Rupert Murdoch
Rupert Murdoch

I giochi si fanno sempre più duri. E planetari. In gara ci sono i big delle tlc, i cosiddetti OTT e i “vecchi” giganti internazionali della tv e dei contenuti, le tradizionali grandi major Usa in primo luogo. In palio c’è la preminenza nello scenario globale dell’audiovisivo, con la partita che nel frattempo si è aperta ai campioni di internet, ma anche a costruttori di elettronica di consumo come Apple e Samsung, e poi ai big orientali, player cinesi in testa di tutti i settori citati. In questa nuova mappa di un risiko internazionale che va ben oltre la tv, chi muove per primo e sposta con abilità le proprie truppe nei punti cruciali e di snodo di questo confronto, può conquistare sicuramente un bel po’ di vantaggio. In quest’ottica di espansione permanente qualche giorno fa si è mosso il solito Rupert Murdoch, lanciandosi in un’operazione che però non è riuscito a portare a compimento. La sua Twenty-first Century Fox ha offerto 80 miliardi di dollari per rilevare Time Warner, ricevendo pero un secco no. Secondo il New York Times l’offerta si componeva di una parte in carta pari al 60% del totale e di un 40% cash. L’integrazione di Fox e di Time Warner avrebbe creato un colosso dei media da 65 miliardi di dollari di ricavi. Nel caso in cui il merger si fosse realizzato, Murdoch avrebbe dovuto mettere in vendita la Cnn, che per ragioni di antitrust sarebbe stata incompatibile con l’omologa offerta d’informazione veicolata dal magnate attraverso Fox News.

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