Casa Noha a Matera apre al pubblico grazie al contributo di Fondazione Telecom Italia

fondazione_positiva_01Fondo Ambiente Italiano e Fondazione Telecom Italia hanno annunciato oggi a Matera l’apertura al pubblico di Casa Noha, grazie al completamento del progetto di restauro conservativo e di adeguamento funzionale di una tipica abitazione scavata nel tufo nel cuore dei Sassi.

Una nuova importante presenza del Fondo Ambiente Italiano nel nostro Paese e un’opportunità di scoperta della città lucana, attraverso un percorso multimediale che fa di Casa Noha un luogo della memoria e un rilevante centro di conoscenza territoriale.

Un traguardo significativo reso in particolare possibile grazie a Fondazione Telecom Italia, che ha selezionato e finanziato il progetto del FAI tra i 300 pervenuti nell’ambito del proprio bando “Beni Culturali invisibili” lanciato nel 2011.

Casa Noha sorge all’interno dell’omonimo Palazzo che domina il Sasso Caveoso vicino alla Cattedrale ed è stata acquisita dal FAI con atto di donazione delle famiglie Fodale e Latorre nel 2004.

Il Palazzo originario risale al XVI secolo: i Noha, famiglia nobile le cui prime notizie risalgono al ‘400, trovarono nel primo nucleo abitato della città il luogo ideale per la costruzione della propria abitazione di rappresentanza.

L’area individuata sorgeva su un canale d’erosione utilizzato per lo smaltimento dei rifiuti, un’area difficile sotto il profilo geologico e per questo non ancora urbanizzata che la famiglia riuscì a bonificare trasformandola in uno dei più significativi esempi di architettura privata dei Sassi, custode inoltre di materiali archeologici risalenti all’Età del bronzo e alla colonizzazione greca.

Casa Noha presenta una struttura in tufo ingentilita da cornici e intagli lavorati nella sobrietà caratteristica dell’epoca e del contesto urbano ed è una tipica casa a corte in parte coperta.

 

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