Ricchiuti: «Cambiamo i sistemi di remunerazione», e intanto aspetta il nuovo ceo worldwide
La relazione tra cliente e agenzia sta cambiando, e l’affermazione di Luigi Maccallini, responsabile comunicazione retail di BNL, a proposito del nuovo partner Draftfcb per il progetto BNL Live! (pag. 11), è significativa: «Sempre di più lavoreremo con accordi a progetto, del resto non abbiamo contratti di esclusiva con le nostre agenzie.
Con Draftfcb realizzeremo soprattutto azioni con connotazione digitale e locale». I lavori a progetto al posto dei classici incarichi pluriennali sono un esempio di come si sta trasformando questa relazione, «dove il cliente – sottolinea Franco Ricchiuti, presidente di Draftfcb – cerca flessibilità e molte agenzie ancora offrono rigidità.
E’ questo il problema della nostra industry. Io ormai non faccio più affidamento al mio background, ciò che è importante è essere sintonizzati con l’azienda. Le agenzie inoltre hanno un sistema di remunerazione che non è più valido, non bisogna più basarsi su percentuali o commissioni, ma seguire una logica di efficienza, basata sulle ore di lavoro e sui risultati.
Aspettiamoci un periodo di grandi cambiamenti per la nostra industry e da qui a 5 anni il mondo sarà completamente diverso da come è oggi. Per quanto riguarda noi, a settembre arriverà il nuovo ceo worldwide di Draftfcb, Carter Murray, 38 anni, forse il più giovane manager ai vertici dei grandi network. Mi aspetto uno grossa sferzata a livello di gruppo e una decisa riorganizzazione.
Il piano strategico però lo conosceremo alla fine dell’anno. Intanto, facendo un bilancio, sono soddisfatto: a maggio è un anno che ricopro questo ruolo, abbiamo ottenuto buoni risultati e vinto alcune gare. Stiamo studiando anche il follow up di Reckitt Benckiser-Calgon. Quello che è chiaro è che oggi le agenzie devono studiare un’architettura di comunicazione complessa, con tante competenze».
Vanna Assumma
