Cannes Lions 2013: delusione per i soli due bronzi tricolore in Direct

Nella prima giornata di premiazioni, gli italiani ottengono due metalli di bronzo nella categoria Direct con “Map of corruption”, realizzata da McCann Worldgroup Milan per Fiorucci Food, e con “The real master of intuition”, ideata da Publicis Italy Milan per conto di Heineken Italia.

La giuria, guidata dal presidente Mark Tutssel, Worldwide Chief Creative presso Leo Burnett, ha assegnato il Gran Prix all’australiano “Dumb ways to die” di McCann Melbourne per Metro Trains: «Un lavoro due spanne sopra gli altri», secondo Paolo Dematteis, giurato italiano della categoria Direct.

Dematteis non ha nascosto ai nostri microfoni una punta di delusione per i risultati ottenuti dagli italiani, che «avrebbero potuto e dovuto ricevere più riconoscimenti. Soprattutto “The candidate”, il lavoro per Heineken International realizzato da Publicis Italia, secondo me straordinario e che indubbiamente non ha raggiunto i livelli dovuti».

Il parziale successo ottenuto dai progetti italiani «è dovuto in parte a un cambiamento in corsa dei criteri di valutazione che, dopo le shortlist, si sono improvvisamente fatti più severi e hanno spiazzato molti membri della giuria», lasciando alcune campagne nostrane senza i metalli che meritavano.

Per quanto riguarda la maiuscola prova dell’Australia, che oltre al Grand Prix ha vinto 3 ori, 3 argenti e 4 bronzi, confessa Dematteis, «si è trattato di lavori assolutamente precisi sulla categoria, e per consistenza basati sul direct in maniera forte, che hanno dato una dimostrazione di maggiore qualità creativa in generale, idee molto più fresche e con un bel po’ di esperienza in tecnologia sui nuovi media alle spalle.

Devo dire che hanno mostrato una grande competenza e padronanza per quanto riguarda tutti i mezzi di comunicazione: questo è stato il loro segreto».

Igor Riccelli

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