Torna GQ Freak Out, nel segno del Music & Style. Fatturato a +10%: il digital pesa il 25% del totale

Torna GQ Freak Out. E torna a Milano. Domenica 18 settembre, l’evento gratuito del magazine maschile di Condé Nast, in collaborazione con Fiat e il Comune di Milano, parlerà al pubblico presente del binomio Music & Style. Una serata all’insegna dell’intrattenimento e dello stile coordinata da un direttore artistico d’eccezione: Saturnino. Tra i momenti clou dell’evento una street parade in città, un talk con grandi nomi della moda e dello spettacolo, e musica dal vivo sul palcoscenico open air del Teatro Continuo di Burri, al Parco Sempione. Grazie al supporto di nuovi partner (Fiat, Huawei, Lavazza, Campari e Radio 101), la serata vedrà protagonisti giovani talenti musicali “locali” e internazionali, (LP, JAIN, Giovanni Caccamo e Dardust), passando per esperti del settore quali Alessandro Sartori, Alessandra Facchinetti e Carlo Massarini. La produzione dell’evento è stata realizzata in collaborazione con Piano B.

“Il rapporto musica-stile sta crescendo sempre di più a livello internazionale – afferma Emanuele Farneti, direttore GQ Italia -. Freak Out proverà ad esaltarlo in tutte le forme possibili, facendo leva su un altro evento simbolo di Milano: la settimana della moda. Siamo molto soddisfatti, soprattutto se guardiamo a tutti quei partner che sposano l’idea di un grande appuntamento, offerto ai visitatori in maniera del tutto gratuita”.

Con Freak Out Music&Style, GQ Italia consolida il suo stato di salute con un fatturato total brand in crescita del 10% rispetto al 2015. Trend che lasciano spazio ad ampi margini di incremento se si considera che le stime di chiusura dell’anno sono in larga misura positive.

“Nello specifico il magazine chiuderà per il terzo anno consecutivo con un segno positivo (+3%), nonostante la riduzione di numeri da dodici a dieci – spiega Stefania Vismara, direttore divisione maschili e lifestyle Condé Nast -. Questo è stato possibile grazie a una miglior tenuta del prezzo medio e a un parco clienti di settore, legato al fashion, all’automotive e agli oggetti personali”.

Il sito, che conta quasi 2 milioni di users e oltre 15 milioni di pagine viste, cresce nel 2016 del +40%. Segno più anche per l’audience: diffusione in crescita del 12,4%, readership a +8% con un totale utenti vicino ai 315 mila e una fanbase che conta circa 600 mila followers. Bene anche il venduto che ad agosto 2016 ha fatto segnare un +27%. Ma attenzione agli eventi, voce decisamente importante rispetto alle total revenues del brand. Nel 2016, infatti, il fatturato di riferimento (al netto degli investimenti media) cresce del 27% e rappresenta il 10% del billing totale.

“L’obiettivo – conclude Vismara – è dunque quello di capitalizzare nei prossimi anni l’evidente potenzialità che il marchio esprime anche in questo ambito”.

Posto che più che una possibilità sembra quasi essere una certezza, laddove GQ Italia intende fare degli eventi un puro format media, con una logica one shot e un pubblico in prospettiva sempre più vasto ed eterogeneo.

 

Alessandro Rimi

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