Ripartire al femminile

Con questo articolo di Roberta Patalano, prosegue “Ripartire al femminile”, serie di riflessioni dedicata all’approfondimento del dopo emergenza dal punto di vista delle donne. Ovvero quelle che, secondo molti, sono le grandi dimenticate dell’emergenza Covid, che in realtà le ha viste protagoniste assolute sul lavoro e sul fronte domestico.

Roberta Patalano, executive director HR, Warner Bros. Entertainment Italy

Warner Bros. Entertainment Italy rappresenta quella che definirei un’eccezione nel panorama delle aziende Italiane: con il 57% di presenza femminile, un management team composto in egual misura da donne e uomini, capitanato da una managing director, Barbara Salabè, abbiamo abbattuto da anni le barriere di cristallo. Si è sviluppata in maniera naturale e rapida una comunicazione inclusiva e attenta, una cultura del rispetto tra sessi ed orientamenti, ma anche tra generazioni, che ci permette  di osservare la realtà attraverso occhi differenti e coltivare giovani talenti che possono esprimere la propria opinione in un contesto aperto e innovativo. Comunicare in maniera chiara ed essere allenati a lavorare in maniera innovativa e flessibile, oltre al fatto di avere risorse tecnologiche adeguate, è stato fondamentale nell’affrontare gli ultimi mesi. Abbiamo reagito prontamente all’emergenza perché abbiamo i super poteri come Wonder Woman. La verità è che per tutto febbraio abbiamo monitorato la situazione, assicurandoci che tutti avessero installato strumenti adeguati a lavorare da casa, raccolto le istanze di colleghe e colleghi che guardavano con preoccupazione all’emergenza che si stava conclamando e all’impatto che avrebbe avuto sulle loro famiglie. Dal 24 febbraio tutti i colleghi di Milano lavorano da casa, nei giorni successivi abbiamo adottato la stessa modalità anche per la sede di Roma. Portare il lavoro dentro casa è stato imprescindibile per tutelare noi stessi e le persone che lavorano con noi, ma non sempre semplice; abbiamo dovuto definire nuove regole per evitare che il lavoro invadesse le nostre vite. Lo abbiamo fatto attraverso il training, mettendo a disposizione sulla nostra intranet una serie di corsi e di webinar sulla gestione dei tempi e degli spazi del lavoro da casa. È un discorso che vale per chi ha famiglia e ha diritto a veder tutelati gli spazi delle proprie relazioni, ma vale altrettanto per i singles che, chiusi in casa per 2 mesi, avrebbero rischiato di vivere costantemente connessi. Si è reso necessario promuovere il diritto alla disconnessione e favorire comportamenti sani. A chi si è ritrovato più alleggerito dai carichi di lavoro, abbiamo proposto di approfittare del tempo lavorativo dedicandosi allo sviluppo delle proprie competenze, mettendo a disposizione più di 100 corsi disponibili sulla nostra piattaforma. Il lock down è stata un’esperienza emotivamente pesante, ma stiamo cerchiamo di capitalizzarla identificando nuovi modi di lavorare nel futuro: stiamo già operando su un progetto in cui analizzeremo l’impatto del Covid sul nostro modo di lavorare e le idee per il futuro. Abbiamo iniziato parlando di donne e mi piace pensare che le donne di Warner, da Rossella O’Hara all’anti eroina Harley Quinn, abbiano da sempre rappresentato un universo femminile indipendente e coraggioso, lontano dai manierismi ma vicino alla sostanza delle cose, e che quello che abbiamo attraversato abbia confermato che solo unite, collaborative e solidali si possono attraversare le difficoltà e si può migliorare il futuro nostro e del mondo cui apparteniamo.

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