Caravaggio multimediale a Milano
Torna Caravaggio al Museo della Permanente. La mostra immersiva è un’ esperienza multimediale originale e inedita, una sorta di racconto complementare della grande esposizione che l’ha preceduta. Dopo “Dentro Caravaggio”, arriva dunque “Caravaggio: oltre la tela”. La mostra immersiva ripercorre i capolavori di Caravaggio utilizzando un approccio contemporaneo all’opera d’arte. Un percorso coinvolgente, emozionante a tratti anche sorprendente ed onirico, che tesse un racconto dell’uomo e dell’artista. La mostra nasce dall’oggettiva impossibilità di mostrare dal vivo capolavori inamovibili ma indispensabili per capire realmente il genio del Merisi, come le opere conservate al Louvre, estremamente fragili. Le opere, grazie al video mapping, verranno presentate nella loro integralità architettonica dando la possibilità al visitatore di fruirle così come inizialmente concepite dall’artista. La mostra, attraverso l’utilizzo di nuove e sofisticate tecnologie, accompagna il visitatore in un percorso immersivo cinematografico che emoziona e coinvolge. Il percorso della durata di 45 minuti è accompagnato da una narrazione che utilizza la tecnologia binaurale – tutti i visitatori saranno dotati di cuffie speciali – ed è composto da una alternanza di immagini girate appositamente per la mostra, ispirate alla storia personale dell’artista. Il percorso è fedele alla cronologia, come in una narrazione teatrale è suddiviso in quattro atti e illustra oltre cinquanta opere di Caravaggio. Nella prima parte, dedicata alla gioventù e formazione, si vede il giovane Michelangelo diventare apprendista a Milano nello studio di Simone Peterzano e successivamente a Roma dove inizia la sua carriera. Il secondo atto e è dedicato agli anni del trionfo: viene “scoperto” dal potente Cardinal del Monte che lo prende a dimora, e proiettato in un mondo di ricchezza e cultura. Nel 1600, la svolta, con la commissione della Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi: un enorme successo. Dipingerà poi il Gabinetto Alchemico e la Cappella Cerasi, la sua fama giunge a Firenze con la Medusa commissionata dal Cardinal del Monte per Federico I de’ Medici. Il terzo atto guarda però ad un’altra Roma, quella dei bassifondi di Caravaggio: continua a bazzicare le taverne, a giocare, a frequentare prostitute. Smette di vivere dai potenti Cardinali e affitta uno studio dove vive con Cecco del Caravaggio, forse il suo amante. Dipingerà capolavori come Giuditta e Oloferne e Amore Vincitore. L’ultimo atto è dedicato agli anni della fuga. Prima a Napoli dove dipinge la Flagellazione e le Sette Opere di Misericordia, poi a Malta con capolavori come il Ritratto del Gran Maestro Alof de Wignacourt, o la Decollazione. Ma anche da Malta, dopo una lite, deve scappare in Sicilia dove lascerà opere straordinarie come il Seppellimento di Santa Lucia o la Resurrezione di Lazzaro. Rientra a Napoli, ospite di Costanza Colonna e spera nell’intercessione del Cardinal Borghese presso il Papa Paolo V affinché ottenga la grazia papale. Dipingerà il Martirio di Santo’Orsola, suo ultimo quadro e si imbarcherà per tornare verso Roma. Morirà il 18 luglio 1610 a Porto Ercole senza aver compiuto quarant’anni. La mostra, visitabile fino al 27 gennaio 2019, è prodotta da NSPRD per Experience Exhibitions e ha coinvolto un team di giovani sceneggiatori, cineasti, video artisti, scenografi, doppiatori che con la consulenza scientifica di Rossella Vodret, hanno elaborato un nuovo formato di mostra immersiva, che non si limita alla semplice presentazione delle opere in alta risoluzione e dei loro dettagli, ma che mira a sfruttare al massimo le ultime tecnologie per una divulgazione scientifica di ultima generazione. Con l’ausilio di sedici videoproiettori, effetti sorprendenti, immagini uniche, il visitatore potrà scoprire il Caravaggio oltre la tela. Una esperienza unica per conoscere il pittore che, grazie alla sua spietata rappresentazione della realtà, ha rivoluzionato in pochi intensi anni la storia dell’arte in Italia e in Europa. Adele Messina