Mindshare porta Huddle in Italia. Amministrato 2016 a +7/8%

Mindshare (GroupM) ha portato in Italia Huddle, un format che offre ai partecipanti l’opportunità di condividere, con un palinsesto su misura, saperi ed esperienze degli ospiti protagonisti dell’evoluzione media, digitale, creativa e sociale.

«Huddle è una ‘non-conferenza’ dove ognuno ha potuto scegliere quali interventi seguire, condividendo i contributi di ospiti dalle esperienze più varie – dichiara Roberto Binaghi, ceo Mindshare -. Un modo nuovo e diverso di fare le cose coerente con la nostra filosofia».

Una giornata di scambio continuo voluta fortemente dalla media agency che, grazie ai reparti digital, contenuti e sport, e le ultime acquisizioni, per inizio 2017, prevede un billing in crescita del 15% per un totale di circa 720 milioni (583 milioni nel 2015). A questo si aggiunge un altro +7/8% generato dall’apporto di Enel, cliente dell’agenzia già da più di un anno.

«Sta aumentando la profittabilità grazie a nuove forme del digitale – continua Binaghi -. Nell’ultimo periodo stiamo spingendo forte sulla parte social e su quella del mobile, vero punto di forza per il brand con numeri molto interessanti. Inoltre cresce il mix e, a breve, partirà un progetto legato al mondo dello sport con la nostra nuova divisione ESP».

Mindshare intanto sta lavorando per la terza edizione di Radio Compass in collaborazione con le radio FCP e già programma il prossimo Huddle, sempre a Milano nel periodo autunnale. E in estate ci sarà poi spazio per un terzo evento non ancora svelato. All’evento di oggi hanno partecipato i colossi che stanno guidando la rivoluzione digitale, da IBM a Facebook, da Google a Branding Agency Head e TIM. Poi anche tanto giornalismo e media companies con la presenza di La7, Virgin Radio, Il Messaggero, Mediaset Premium, Sky, Fox, Rai, Gazzetta dello Sport, Nova/Il Sole 24 Ore e Gruppo L’Espresso. Rivelatorio l’incontro con Amazon che ha parlato anche di comunicazione ed evoluzione dell’adv per il brand.

«La nostra comunicazione racconta sempre un pezzo della storia, della Mission e delle prospettive future di Amazon – spiega Philip Missler, director Amazon Media Group Germania -. I nostri clienti postano e condividono contenuti di valore e questo accresce l’identità e la reputazione (il 95% dei consumatori cercano le recensioni sul brand) della marca».

Ottimi gli ultimi risultati per l’insegna: alla fine del 2015 i clienti “Prime” sono infatti cresciuti del 51%. Il 69% dei consumatori che accedono da mobile ai siti retail, si nota, sono clienti Amazon. L’azienda ha poi mosso passi importanti con i nuovi servizi “Prime Now” e “Dash Button”, con l’obiettivo di offire ai propri clienti un’esperienza a 360°, online e offline, tale per cui si aspetta di mantenere la leadership su scala globale.

 

Alessandro Rimi

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