Havas Media Group continua a crescere: ricavi +30% nel 2014, billing a quota 350 milioni

Più 30% di ricavi, +43% in termini di billing, che arriva a quota 350 milioni di euro; +65-70% di Ebitda. Questo il bilancio annuale di Havas Media Group Italia, che chiuderà il 2014 in positivo. È stata la stessa Isabelle Harvie-Watt, ceo & country manager di Havas Media Group Italia, a rendere noti i numeri che hanno caratterizzato il network.

«In un mercato così difficile, è il terzo anno di crescita a doppia cifra con un +15% nel 2012 e +13% nel 2013 – ha sottolineato con entusiasmo. – Siamo molto fieri di questo risultato, frutto di un grande lavoro, sia nell’area di new business nell’acquisizione di nuovi clienti importanti ma anche in tutto il lavoro di diversificazione di prodotto e nell’investimento nelle aree di specializzazione, tra cui dati e contenuti».

Tra i nuovi ingressi nel portafoglio di Havas Media Group spiccano Findus, Walt Disney, Showroomprivé, Compass (Gruppo Mediobanca) e Affligem.

«Disney è un cliente che ci ha scelto per il nostro approccio di marketing organico – ha continuato il ceo. – Con loro stiamo cercando di cambiare il loro modello di comunicazione ed è un cliente che ci dà molte soddisfazioni. Sempre di più il mercato ci considera un’”alternativa” assai valida alle “4 big”. I clienti hanno capito che oggi come mai è importante costruire relazioni forti con i consumatori. La nostra risposta risiede in una sempre più effettiva integrazione tra creatività e media, con quest’ultimo che si pone come autentico “cervello” di tutto la definizione strategica del percorso di comunicazione, con un ruolo non più limitato alla pianificazione o all’acquisto della componente media».

Se riguardo ad Assocomunicazione il ceo di Havas Media Group si è detta soddisfatta di come è andato “il festival della creatività”, sul lato media Isabelle Harvie-Watt ha dichiarato: «Tutti gli sforzi li sta facendo Testa per convincere i nostri amici di WPP a rientrare a far parte dell’associazione. Noi comunque stiamo cercando insieme di fare un programma congiunto e l’apertura di lavorare c’è. Sul resto però non so cosa succederà. Tra di noi, posso dire, che c’è un’ottima voglia di lavorare».

Elena Pescucci