Guido Surci: «Perché non introdurre una categoria su dati e tecnologia?»

Anche a festival in corso arrivano i momenti delle analisi retrospettive e dei pensieri migliorativi. È quello che facciamo con Guido Surci, chief strategy & innovation officer di Havas Media Group, che è stato giurato nella categoria media dove l’Italia, ormai già lo sappiamo, non ha preso premi. Il perché non è facile dirlo, «ma hanno vinto probabilmente logiche di presentazione delle case molto anglosassoni – afferma Surci – infatti la giuria aveva una decisa impronta anglosassone, che ha premiato progetti giocati sull’ironia e la leggerezza. Niente di impossibile per l’Italia, alla quale non mancano a livello di creatività i talenti per costruire progetti vincenti. Sicuramente ci sono dei colli di bottiglia nella formula del festival perché, rispetto alle 3500 case iscritte nel media, ad esempio, nessun giurato è riuscito a vederle tutte. Inoltre è difficile fare un gioco di squadra per come è sviluppato il meccanismo con le divisioni delle giurie, del resto realizzato apposta per evitare combine e trattative a tavolino. A questo si aggiunge il fatto che lo scenario della comunicazione oggi è così confuso, non prevede più confini tra le discipline, persino quelle più chiare come poteva essere un tempo l’outdoor oggi diventano un po’ social, un po’ digital, un po’ media. Forse all’interno di ogni categoria nella suddivisione per aree avrebbe più senso selezionare i lavori in base alla merceologia di appartenenza piuttosto che alle varie discipline, che necessariamente sono integrate e sconfinanti l’una nell’altra. Detto questo, mi aspettavo di trovare la cosiddetta “next generation” della comunicazione e invece non ho trovato progetti di reale integrazione tra idee e dati. Però forse quello di Cannes non è il contenitore preposto a questo, mentre gli Euro Effie Awards, che in Italia non sono molto considerati, premiano proprio i risultati e l’efficienza delle campagne. Mentre Cannes si concentra sull’idea, e il risultato è un “di cui”, gli Effie si focalizzano sulle meccaniche e sulle innovazioni. In ogni caso, era un po’ di anni che non venivo a Cannes ma se confronto le idee seppur bellissime che ho visto in questa edizione non si discostano poi tanto a livello di innovazione da ciò che è stato premiato 5 anni fa. Diciamo che i progetti sono stati brillanti per l’idea ma canonici nella meccanica. Lancio allora una provocazione: perché non creare una categoria ad hoc per i dati e la tecnologia?».

Vanna Assumma

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