Ripartire al femminile

Con questo articolo di Ilaria Guccini, prosegue “Ripartire al femminile”, serie di riflessioni dedicata all’approfondimento del dopo emergenza dal punto di vista delle donne. Ovvero quelle che, secondo molti, sono le grandi dimenticate dell’emergenza Covid, che in realtà le ha viste protagoniste assolute sul lavoro e sul fronte domestico.

Ilaria Guccini, amministratore d’azienda, Roma, Lazio

La situazione che stiamo affrontando e il futuro che ci si paventa innanzi è qualcosa che mai avremmo pensato di dover affrontare nel 2020. Questo momento ha creato situazioni di profonda inquietudine nelle vite di tutti, ci siamo trovati a dover rivedere le nostre abitudini, la routine, abbiamo apportato modifiche al nostro modo di vivere il privato ed il lavoro. Ci siamo trovati a interpretare il prossimo e riconoscere le sue paure e preoccupazioni nelle nostre. In realtà tutto questo ci ha portato a dover ripensare il presente e ci sta dando la possibilità di reinventare il futuro. Il Covid19 non necessita di ripresa ma di un nuovo inizio. Abbiamo visto l’importanza del comparto sanità, agroalimentare, logistico, digitale e della sicurezza in ogni continente. Non cda e multinazionali. Abbiamo visto sanitari, contadini, allevatori, negozianti, piccole distribuzioni alimentari, farmacie prendere in mano una situazione difficilissima ed essere sul territorio. La sorpresa è stata vederli vincere, vedere la determinazione nonostante la fatica. Abbiamo visto l’intera popolazione tifare per loro dai balconi, adoperarsi per il prossimo. È un momento di transizione che potrebbe essere il primo passo per una vera trasformazione; la rivoluzione dell’animo umano. Siamo davanti a un’opportunità e la prospettiva femminile sarà determinante perché ciò avvenga. Siamo una parte importante della trama sociale ed è impensabile governare, fare impresa e crescere senza il nostro apporto. Fin quando la nostra voce verrà zittita non ci sarà evoluzione. Muoversi in un settore prettamente maschile non è facile, ma quando ne vale la pena ci si rimbocca le maniche per cambiare le prospettive sbagliate. La ripresa necessita di una visione integrata del futuro, una visione di ampio respiro a lungo termine. Imprese che vedono l’ambiente che ci circonda come un insieme di prodotti da sfruttare sono insostenibili. Dobbiamo salvaguardare il Pianeta con un approccio diverso al pensiero economico, al capitale umano, al nostro modo di fare impresa e, più di tutto, a formare un pensiero basato sul rispetto di biodiversità, km zero, rispetto a tutto tondo per le persone e l’ambiente. Le emergenze si affrontano concretamente. Per aiutare la ristorazione in tutta Italia, LunchIn porterà gratuitamente i suoi incontri all’interno di realtà horeca promuovendoli internazionalmente. Le donne sono il cambiamento, il multitasking ha sposato il multithinking secoli fa per noi. Non temo i cambiamenti, temo più la staticità poiché perfeziona e perpetua ciò che è sempre stato anche nell’errore. Dobbiamo poter ammettere che a volte le direzioni che prendiamo possono essere sbagliate. È così che si cresce e si migliora il futuro, sperando che questa volta lo si faccia insieme.

Ilaria Guccini

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