Gli italiani sono d’accordo con la Direttiva europea sul copyright

A poco più di due mesi dalle elezioni europee e a una settimana dal voto finale riguardante la Direttiva europea sul copyright che vuole portare un maggiore equilibrio nelle relazioni economiche tra le potenti piattaforme del web come YouTube, Facebook, Google News e autori, editori o artisti le cui opere contribuiscono al successo delle piattaforme stesse, secondo un sondaggio Harris Interactive, che ha coinvolto Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia e Romania, l’Europa vuole una maggiore regolamentazione per i giganti del web. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’86% degli intervistati dichiara pieno consenso all’imposizione fiscale sulle entrate realizzate da queste aziende all’interno dell’Unione Europea e l’81% ritiene che i colossi del digitale si espongano solo per proteggere i propri interessi economici e non per il bene comune.

L’85% dice sì all’introduzione di una regolamentazione che garantisca ad autori, editori e artisti una adeguata protezione e remunerazione circa la distribuzione delle loro opere sulle piattaforme digitali. Più in generale, il sondaggio rivela che agli europei interessa molto che autori e artisti recepiscano compensi adeguati dalle piattaforme online. I cittadini europei vorrebbero che autori e artisti avessero la possibilità di negoziare accordi migliori per la distribuzione delle loro opere sulle piattaforme della rete: l’80% degli intervistati dichiara di essere favorevole all’entrata in vigore di una normativa che garantisca loro una equa remunerazione. Ritengono inoltre che i giganti del tech statunitensi non stiano giocando pulito: il 74% degli intervistati dichiara infatti che queste realtà quando escono allo scoperto lo fanno per proteggere i loro vantaggi economici e non certo per l’interesse degli utenti. Stiamo infatti parlando di aziende con massicce infrastrutture di comunicazione con cui portano avanti le proprie agende politiche e commerciali e che investono budget milionari per difendere le proprie posizioni. La Direttiva europea sul copyright che sarà discussa e votata in sessione plenaria del Parlamento Europeo del 25-28 marzo fornirà una certezza giuridica alla community dei “creator” e all’intero settore della cultura garantendo allo stesso tempo il più ampio accesso a materiale educativo, testi e data mining e migliori condizioni contrattuali per politiche remunerative più eque.

 

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