Il 2019 nel nome di Leonardo

Il 2019 è l’anno di Leonardo da Vinci. In occasione dei 500 anni dalla sua morte sono numerosissime le mostre dedicate al Genio del Rinascimento. Milano celebra Leonardo da Vinci con un palinsesto di iniziative lungo nove mesi. Il cuore delle celebrazioni è il Castello Sforzesco – dove Leonardo giunse nel 1482 per mettere le sue competenze a servizio del duca Ludovico Sforza – ma il programma coinvolge istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e società diffusi su tutto il territorio lombardo. A maggio verrà riaperta al pubblico la Sala delle Asse. Il cantiere di studio e restauro della Sala, aperto nel 2013, era stato sospeso temporaneamente per la prima volta durante il semestre di Expo 2015, permettendo ad oltre 355.000 visitatori di ammirare il Monocromo leonardesco, la possente radice che si insinua tra le rocce disegnata sulla parete est della Sala, già stata oggetto di un accurato restauro. Ora la Sala delle Asse riapre, smonta integralmente i suoi ponteggi e si ripresenta al pubblico dopo una nuova fase di lavori, svelando le molte porzioni di disegno preparatorio emerse durante la rimozione degli strati di scialbo dalle pareti. Nessuno infatti, a parte gli addetti ai lavori, ha ancora potuto osservare a poca distanza tronchi, paesaggi, rami e foglie che continuano ad affiorare, cambiando progressivamente la percezione della Sala. Le sale del Castello Sforzesco sono sede di altri due progetti dedicati a Leonardo. La mostra Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza, in programma da maggio ad agosto 2019 nella Cappella Ducale, permette di individuare le relazioni iconografiche e stilistiche tra le decorazioni artistiche della Sala delle Asse e la cultura figurativa di altri maestri di ambito toscano, dei Paesi d’Oltralpe e della stessa Milano, grazie a una selezione di disegni originali di Leonardo da Vinci, di leonardeschi e di altri artisti del Rinascimento, provenienti da importanti istituzioni italiane e straniere. Un percorso multimediale, allestito nella Sala delle Armi fino a gennaio 2020 trasporta invece il visitatore nella Milano di Leonardo, conducendolo alla scoperta della città così come doveva apparire ai suoi occhi durante i suoi soggiorni milanesi (in diversi momenti tra il 1482 e il 1512). Nel percorso viene inserita una mappatura visiva georeferenziata di quanto ancora si conserva di quei luoghi, sia in città che all’interno di musei, chiese ed edifici del territorio. Alla Biblioteca Ambrosiana continua l’esposizione “I segreti del Codice Atlantico” fino a giugno, mentre due giorni dopo inaugura “Leonardo in Francia. Disegni di epoca francese dal Codice Atlantico”; a settembre apre “Leonardo e il suo lascito: gli artisti e le tecniche”, dedicata ai disegni dell’artista; dal 1° marzo, la Cripta di San Sepolcro, ospita “Leonardo and Warhol in Milano. The genius experience”, un itinerario lungo sei secoli fino alla “The Last Supper”, l’opera con cui il padre della Pop Art ha reinterpretato il capolavoro leonardesco. Palazzo Reale, luogo tradizionalmente deputato al potere della Signoria milanese e che riacquistò importanza quando il Castello Sforzesco a inizio Cinquecento decadde, ai tempi di Leonardo era il Palazzo Ducale. Questa sede così ricca di storia, che Leonardo frequentò senz’altro durante il suo lungo soggiorno milanese, ospita, anche se in altra foggia e in altro ruolo, tre progetti espositivi a lui dedicati.

A Firenze, fino al 20 febbraio continua la mostra “Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L’Acqua Microscopio della Natura” nell’aula Magliabechiana agli Uffizi, mentre a marzo è in programma “Leonardo e Firenze” nella Sala dei Gigli a Palazzo Vecchio e a settembre “Leonardo da Vinci e la botanica” nel complesso di Santa Maria Novella. A Vinci, ad aprile, c’è l’esposizione “Leonardo da Vinci. Alle origini del Genio”. A Torino è in programma la più importante raccolta di opere pittoriche del maestro del Rinascimento mai organizzata nel capoluogo piemontese: “Leonardo da Vinci. Tesori nascosti” il titolo della mostra in programma da febbraio a Palazzo Cavour.                                                                                                       Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia
nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia
Per entrare in contatto con l’autrice:
adelemessina.press@gmail.com
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