IAB Forum 2016: la pubblicità online in crescita del 9%

È in continua evoluzione il mercato della comunicazione digitale che, considerando i comparti Ad serving, servizi, misurazioni e piattaforme, arriva a triplicare il suo valore: ai 6,5 miliardi di euro nel 2015 si sommano i 2,15 miliardi misurati come raccolta adv online. Poi c’è il digital advertising & marketing che l’anno scorso ha registrato una crescita del 6% rispetto a quella del 2014. Inoltre, emerge che le attività di comunicazione digitale considerate al momento più dinamiche sono il programmatic adv, mobile, social e big data. Questi e tanti altri i temi approfonditi allo IAB Forum 2016 “Limitless Possibilities”, da una ricerca elaborata insieme a EY sull’indotto economico e occupazionale del digitale italiano.

«L’impatto del digitale sulla nostra economia ha raggiunto livelli significativi – dichiara Andrea Paliani, mediterranean advisory services leader EY – arrivando a rappresentare il 3,3% del PIL con un valore pari a 53 miliardi di euro. Dato composto dalla raccolta pubblicitaria del mezzo internet, dal mercato della comunicazione digitale e dal contributo dei ricavi derivanti da altri comparti».

Con circa 220 mila risorse occupate nel settore, il digitale cresce del 7,2% nel 2016 e l’anno prossimo potrebbe superare il settore auto. Ma veniamo all’impatto che ha il digital sul mondo dell’advertising. Per l’ottavo anno consecutivo il mercato della pubblicità su Internet è in piena salute: i dati, infatti, registrano un +9% rispetto al 2015, con un aumento di 210 milioni rispetto allo scorso anno. In un intervento nel corso del Forum, Marta Valsecchi, direttore operativo osservatori digital innovation del Politecnico di Milano, ha evidenziato i principali trend di crescita del mercato dell’Internet adv nell’ultimo anno. In particolare, il Video segna un +38% rispetto all’anno precedente e arriva a valere il 21% del totale. Il Programmatic segna un +32% e diventa il 13% del totale internet advertising, raddoppiando il proprio peso (6%) rispetto al 2014.

«Il formato video guida il settore perché, prima di tutto, è cross channel – spiega Carlo Noseda, presidente IAB Italia -. Il cinema, la tv e internet stanno sfruttandone le caratteristiche, stravolgendo così le proprie logiche di storytelling. Presto non ci saranno più confini tra i vari mezzi e il digitale sarà al centro di ogni strategia di comunicazione».

Tanti gli spunti in arrivo dagli operatori della comunicazione: c’è chi come Aldo Agostinelli, vice presidente IAB Italia, invita a trasformare Milano in una Smart City sul modello di Stoccolma, chi sottolinea l’importanza delle neuroscienze nel mondo adv e della ricercata sinergia tra gli attori dei vari settori sul medesimo processo e chi, invece, come Davide Mondo, a.d. Mediamond, suggerisce non solo di spostare il proprio focus dalle microaudience a un target più allargato, ma anche di recuperare i cardini del linguaggio televisivo, tutt’altro che soppresso, per implementarli in quello digitale. Intanto si guarda già alla prossima edizione di IAB Forum.

«Il nostro obiettivo è quello di trasformare il Forum di Milano in un evento capace di attrarre più player internazionali possibili – conclude Noseda -. Nessun altro in Europa è ancora riuscito a fare i numeri che abbiamo raggiunto in Italia».

In aggiunta, d’accordo con il Comune di Milano, IF, AssoComunicazione e Class, a ottobre 2017 potremmo assistere a un evento unico della durata di una settimana completamente dedicato all’advertising in Italia. IAB Forum, eventualmente, si inserirebbe all’interno del nuovo palinsesto.

 

Alessandro Rimi

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