TechCrunch Italy: Soru e Showalter protagonisti

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La lunga attesa è finalmente terminata. Ieri si è ufficialmente aperta la due giorni del TechCrunch Italia. Ad aprire i lavori Luca Ascani, co-fondatore e presidente di Populis, e subito dopo Giovanna Melandri, presidente del museo MAXXI, che ha dato il benvenuto a tutti i presenti.

Il primo relatore a salire sul palco è stato Matthew Prince, co-fondatore e presidente di CloudFlare, un network di 23 data center con 1 trilione di richieste web al mese. Prince ha parlato degli aspetti più duri nella vita dell’imprenditore medio. «Uno degli ostacoli più difficili è stato fare i conti con la mia famiglia, l’audience più difficile.

Oggi – ha aggiunto – ci troviamo a Roma, un posto in cui si scava e si onora il passato e la tradizione. Ma il successo può arrivare proprio da qui, sconfiggendo la tradizione per creare qualcosa di unico». Dopo è stata la volta di Francesco Nazari Fusetti (classe 1987), la mente dietro CharityStars: un’opera di beneficienza digitale che consente alle star di donare oggetti e tempo piuttosto che denaro. CharityStars al momento è alla ricerca di 300K€ per espandersi globalmente.

Renaud Visage, cto di Eventbrite, una piattaforma nata nel 2006 che si occupa di vendita di biglietti e promozione di eventi tramite i social network, ha invece parlato dell’importanza della soddisfazione del cliente. “Nei sondaggi condotti con i clienti – ha sottolineato Visage –sono solo i punteggi da 9 a 10 contano veramente».

Eventbrite è basato su una piattaforma “self-service”, un modello efficiente e in grande crescita che non era mai stato utilizzato nel segmento della pianificazione degli eventi. E i dati dell’ultimo mese – ,5 milioni di eventi inseriti, 130 milioni di biglietti venduti – sembrano dimostrare l’assoluta bontà del progetto.

Paolo Barberis, co-fondatore dell’acceleratore delle startup italiane NanaBianca, ha invece focalizzato il suo intervento sul ruolo chiave del team nelle startup.

La giornata inaugurale di TechCrunch è entrata nel vivo con l’arrivo di Amelia Showalter, direttore dell’analisi dei dati nella campagnia Obama 2012. Amelia ha raccontato alla platea presente in sala il suo ruolo nella campagna e l’importanza dell’analisi dei dati, che ha permesso una continua ottimizzazione della campagna e della raccolta fondi a cui hanno partecipato 4 milioni di americani, un risultato senza precedenti.

Essere modesti; non fidarsi del proprio istinto ma circondarsi di un team di persone intelligenti; mettere il proprio ego da parte e “far parlare i dati”. Sono queste le chiavi per il successo secondo Amelia Showalter. Infine un monito: «Il testing è fondamentale per imparare dai propri sbagli; vince sempre sulle semplici previsioni». Francesco Caio, responsabile della “Digital Agenda” per il Governo Italiano ha passato in rassegna le misure adottate dal nostro Paese che serviranno a spingere il potenziamento e la diffusione della banda larga, a promuovere il principio degli Open Data e lo sviluppo di applicazioni di E-Government ma anche a migliorare servizi gia esistenti (medicina elettronica, telemedicina…).

La sessione pomeridiana si è aperta con una vera e propria standing ovation per Renato Soru di Tiscali, vero mattatore della giornata, insieme ad Amelia Showalter. L’appello di Soru al pubblico presente: «Bisogna essere pronti a cogliere la palla al balzo, abbiamo bisogno di prenderci la responsabilità del nostro paese e della nostra economia. Reagire al momento difficile e dare la caccia al lavoro, inventarne uno se serve, afferrare il cambiamento e usarlo per ottenere tutti i risultati possibili». E sul tema delle startuo aggiunge: Innamoratevi della vostra startup, ma siate sempre pronti a vendere e a ricominciare.

Avevo investito in un motore di ricerca, Arianna, che poi si è evoluto finché Google non ha pagato 10 milioni di dollari per farli smettere. A pensarci adesso lo ritengo un errore».

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