Per Nielsen il secondo semestre sarà migliore per ciò che riguarda gli investimenti adv

A giugno la fase negativa del mercato degli investimenti pubblicitari mostra segnali di ripresa rispetto al trimestre marzo-aprile-maggio, che ha risentito in maniera pesante del lockdown. Il mese si chiude con una contrazione del -15,4% (a maggio era del -41,1%), che porta la raccolta del primo semestre dell’anno in calo del -22,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e degli OTT, l’andamento nel periodo gennaio – giugno si attesta a -26,8%.  «L’analisi del mercato pubblicitario non evidenzia nulla che non fosse già stato previsto per l’andamento del primo semestre 2020, che chiude in doppia cifra negativa – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen -. Nel corso dell’anno sarà importante focalizzarci sulle crescite congiunturali che danno il segnale dell’andamento nel breve periodo. In questo caso, il mese di giugno è cresciuto del 20% rispetto a maggio. Seppur la stagionalità degli eventi sia parzialmente cambiata, si tratta comunque di un dato importante e indicativo dell’atteggiamento delle aziende investitrici». A giugno la tv cala del 7,9%, chiudendo il primo semestre a -22,3%. I quotidiani e i periodici perdono rispettivamente il 23,3% e il 50,9% (-26,7% e -43,1% nei sei mesi). Si riduce il calo della raccolta pubblicitaria della radio: -29,5% a giugno e -37,4% nel periodo cumulato. Per quanto riguarda internet, sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a giugno la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti OTT, segna un calo del -10,6%, e porta la perdita del semestre a -13,7% (-15,8% se si considera il solo perimetro Fcp-Assointernet). 
L’outdoor perde il 49,9% (-56,4% nel semestre) e il transit il 73,7% (-59,5% nel semestre). Il direct mail chiude in calo del 27% (-37% a gennaio – giugno). I fatturati di go tv e cinema negli ultimi 4 mesi non sono disponibili a causa del lockdown. Sono sei i settori che tornano a crescere: abitazione (+25,4%), distribuzione (+16,7), gestione casa (+17,7%) e media/editoria (+9,3%). Nel primo semestre solo due i comparti in crescita: gestione casa (+2,4%) e enti/istituzioni (+11,2%). Relativamente ai settori con una maggiore quota di mercato, a giugno calano bevande/alcoolici (-38,4%), automobili (-21,1%) e farmaceutici / sanitari (-24,5%). Nel periodo cumulato gennaio – giugno si evidenziano gli andamenti negativi di automobili, tempo libero, alimentari e turismo / viaggio che perdono rispettivamente il -37,4%, -68%, -19% e -69,1%. «Viste anche le recenti dichiarazioni provenienti da più parti e date le condizioni attuali dovremo assistere a un secondo semestre migliore dal punto di vista degli investimenti pubblicitari. Gli stessi dati Istat su giugno evidenziano un miglioramento dell’indice di fiducia dei consumatori (da 94,3 a 100,6). Si tratta di un dato positivo che ci restituisce un certo ottimismo sulla ripresa degli acquisti ma non si può comunque ancora trascurare la preoccupazione di imprese e investitori, il cui indice di fiducia secondo Istat, pur crescendo, rimane a un livello sostanzialmente basso (da 52,7 a 65,4)».

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