In visita al Museo Lavazza con la guida di una tazzina interattiva

Inaugurato venerdì 8 giugno, in occasione di Archivissima 2018, il primo Festival degli Archivi – il Museo Lavazza permette di intraprendere un viaggio sensoriale-emotivo nella cultura globale del caffè. Museo d’impresa progettato dallo studio internazionale di Ralph Appelbaum e situato nella Nuvola Lavazza, racchiude la memoria aziendale di oltre 120 anni di storia in più di 8.500 documenti, storie e immagini. A guidare il percorso è la Lavazza Cup, consegnata all’ingresso del museo,che  permette di attivare installazioni e contenuti multimediali e di memorizzare il percorso interattivo del visitatore. Dotata di uno speciale sensore RFID, Lavazza Cup è capace di interagire con il complesso sistema informatico del museo. Così, è sufficiente posizionarla sui display interattivi presenti lungo il percorso museale per interagire con gli schermi e scattarsi foto-ricordo nelle postazioni dedicate. Infine, al termine della visita è possibile, grazie alla tazzina intelligente, rivivere la propria esperienza nel Museo Lavazza, attivare nuove proiezioni immersive e inviare sulla propria e-mail i contenuti desiderati. Il nuovo museo vanta un ricco impianto multimediale (con oltre 52 punti di interazione) e una narrazione evocativa grazie ai testi curati dalla Scuola Holden con la supervisione di Alessandro Baricco. Il percorso è suddiviso in 5 “gallerie” contraddistinte da aspetto e tema specifici: Casa Lavazza, la Fabbrica, la Piazza, l’Universo, l’Atelier. Quest’ultimo spazio presenta immagini e installazioni dei 60 anni di collaborazioni creative di Lavazza. È qui che i visitatori più piccoli possono frequentare laboratori didattici e gli adulti ritrovare, tra le altre cose, il Paradiso della pubblicità, oltre ai mitici Caballero e Carmencita. Nell’Atelier sono anche presenti 4 postazioni per scattare foto-ricordo con le icone della storia creativa dell’azienda. Il museo è il frutto di un’intuizione e della volontà di Francesca, Antonella e Manuela Lavazza, che insieme hanno coordinato il progetto e il gruppo di lavoro. In particolare, Francesca ha individuato temi ed elementi centrali nel percorso narrativo, Manuela ha contribuito a sviluppare in modo contemporaneo la progettazione multimediale e interattiva, mentre Antonella ha proposto e seguito lo sviluppo dell’Archivio Storico, frutto di un complesso iter esplorativo e di ricerca iniziato nel 2011.

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