L’ultimo Mirò in Friuli. In mostra a Villa Manin

Adele MessinaSiamo a Villa Manin a Passariano, che fu dimora dell’ultimo Doge di Venezia, Ludovico Manin, e per un breve periodo anche di Napoleone e la sua Giuseppina, a visitare “Soli di Notte”, mostra dedicata a Joan Miró. Precisamente nella città dei mulini, Codroipo, dove l’artista che riempie le strade di Barcellona, ha trovato casa. E dove soggiornerà fino al prossimo 3 aprile. Qui, nel Corpo Gentilizio, troviamo un numero importante di opere appartenenti a Joan Miró (Barcellona 1893- Palma di Maiorca 1983) uno dei più grandi artisti rappresentativi del Novecento. Miró, che fu definito da Andrè Breton “il più surrealista di noi tutti”, caratterialmente molto riservato, si è sempre rinnovato rimarcando il suo stile originario, in un percorso comunque coerente. E riconoscibile. Anche spaziando dalla sua Barcellona, al suo trasferimento a Parigi, alla sua campagna catalana e agli incontri con Picasso, Ernst, Breton. Lui è sempre stato Miró , prima di tutto. Molte delle opere esposte a Codroipo, sono in Italia per la prima volta, e tutte sono legate ad un preciso momento della sua attività. Una sua fase poco conosciuta, ma ricca, che va dai primi anni cinquanta fino alla sua scomparsa. Quando il suo mondo, così colorato, lascia progressivamente spazio al nero e a segni che ricordano scritture primitive. Nonostante l’età avanzata, il genio catalano che morì a 90 anni, è in quegli anni ancora pieno di forza, e di certo non con meno immaginazione rispetto agli anni della sua giovinezza. Gli ultimi trenta anni della vita dell’artista, nelle opere esposte a Villa Manin, testimoniano i tanti cambiamenti espressivi, e rimarcano libertà e forza. Tele, stampe, sculture e progetti dell’artista, molti e intensi scatti d’autore, nella mostra curata da Elvira Cámara López e Marco Minuz. Quasi tutta la produzione grafica e scultorea di Miró ha visto la luce a Maiorca, e nello studio progettato da Josep Lluís Sert nel 1954 gli artisti Teho Teardo e Michele Baggio hanno registrato suoni e immagini delle cose appartenute al maestro, per trasferire letteralmente nel parziale allestimento dello studio Sert a Codroipo l’intimità che da esse emana. “Il nero è il paradiso della pittura”, difficile davvero attribuire questa frase a un personaggio come Joan Miró, così immerso nella sua tavolozza dai caldi colori. Proprio nel sole di Maiorca, tra il 1956 e il 1983, l’artista di Barcellona sviluppa quella che è lui stesso a definire “ossessione” per le profondità del nero. Il nero della notte, anzi delle notti, che hanno ispirato il titolo della mostra allestita a Villa Manin. La maggior parte delle oltre 250 opere proviene dalla Fundació Pilar i Joan Miró di Palma di Maiorca, creata nel 1981 dall’artista e attualmente diretta dalla co-curatrice della mostra di Passariano, Elvira Cámara López. “Abbiamo svuotato mezza fondazione”, ha detto orgoglioso Marco Minuz, curatore assieme alla Cámara e primo ideatore dell’esposizione. L’artista barcellonese era stato tra i frequentatori, assieme a Picasso e Kandinsky, Rothko e tanti altri, delle più attive fucine di incisione e stampa sperimentale europee e americane. Troviamo poi i suoi caratteristici oggetti, i suoi assemblaggi di “objets trouvés”,  e la meditativa gestualità calligrafica assimilata in Giappone nei viaggi degli Anni Sessanta. Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook e il sito di Villa Manin, anche per seguire conferenze, proiezioni dedicate a Miró, tra gli appuntamenti previsti lungo tutto l’arco dell’evento espositivo. Tra gli eventi collaterali, troviamo “Stappa l’Arte”, collaborazione tra TurismoFVG, Azienda Speciale Villa Manin e Strade del Vino e dei Sapori del FVG. Con il biglietto della mostra, in omaggio una degustazione di 3 calici di vino. E poi il “Piatto Miró”, presente in uno dei selezionati ristoranti aderenti al circuito della Taste Experience. Tante delizie per il palato, fantasiose creazioni culinarie ispirate al genio e ai colori del grande artista.

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *