Shazam for tv: advertising cross-mediale in grado di triplicare il brand engagement

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Secondo i risultati della ricerca “Impact Study of Shazam-enabling Your Campaign”, condotta da Frank N. Magid Associates, l’utilizzo di Shazam, la popolare applicazione per smartphone in grado di riconoscere le canzoni, in combinazione con una campagna adv televisiva, accresce di tre volte il brand engagement: il 68% degli utenti che ha utilizzato Shazam durante una pubblicità ha interagito in qualche modo con il brand, a confronto con una percentuale del 23% di interazioni tra chi ha visto le campagne pubblicitarie senza aver usato Shazam.

Il 55% degli utenti che ha interagito con Shazam a seguito di una pubblicità, inoltre, ha parlato poi del brand o del prodotto ad amici o conoscenti: percentuale molto più alta rispetto al 35% di utenti che non ha utilizzato la app per il riconoscimento musicale.

Shazam for Tv sfrutta l’interazione tra tv e smartphone per creare campagne di advertising innovative in grado di triplicare il brand engagement e raddoppiare il passaparola tra gli utenti, sfruttando il cambiamento dei modelli di fruizione di internet: «Sono molteplici gli elementi che contribuiscono al successo di questa forma di advertising interattiva, non solo la crescente penetrazione degli smartphone, arrivata al 60% nel primo trimestre 2013, ma anche un diffuso utilizzo di questi dispositivi in maniera combinata con altri media: il 74% della popolazione usa il proprio smartphone contestualmente ad altri media e il 39% lo usa proprio mentre guarda la tv – ha commentato Filippo Vizzotto, country manager di Mobvious Italia. – Inoltre, molti utenti che cercano prodotti o servizi da mobile arriva a concludere un atto di acquisto on e offline: il 44% ha comprato prodotti e servizi dal pc a seguito di una ricerca mobile, mentre il 33% lo fa attraverso canali “tradizionali”.

Sono dati che danno già l’evidenza dell’efficacia di partnership e operazioni di cobranding come quella da noi realizzata tra Vodafone e Shazam, che integra tv e smartphone sfruttando strategicamente l’evoluzione di un’audience sempre più multi-tasking».

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