Global E&M Outlook, nel 2020 si assisterà al calo più drastico dei ricavi globali del settore E&M degli ultimi 21 anni

Andrea Samaja TMT Leader Cross Line of Services (PwC Italy), e Maria Teresa Capobianco, TMT Consulting Leader (PwC Italy) hanno illustrato le principali evidenze emerse dal rapporto di PwC Global Entertainment&Media Outlook 2020-2024 – “Pulling the future forward: The entertainment and media industry reconfigures amid recovery”. Lo studio, giunto alla 21esima edizione, rappresenta un’analisi complessiva circa l’evoluzione della spesa nel settore, basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e sulle previsioni per il quinquennio successivo. L’edizione 2020 raccoglie le previsioni al 2024 sull’andamento in 53 Paesi dei 14 segmenti libri, business-to-business, cinema, data consumption, accesso ad Internet, pubblicità online, musica, radio e podcasts, quotidiani e periodici, pubblicità out-of-home, ott video, tv tradizionale e home video, pubblicità televisiva, videogames-E-Sports e realtà virtuale. Secondo l’outlook di PwC, la pandemia globale ha accelerato e amplificato i cambiamenti in corso nel comportamento dei consumatori a vantaggio della rivoluzione digitale, consolidando alcuni punti di svolta nel settore. Dato che la digitalizzazione è stata intensificata dal distanziamento sociale e dalle limitazioni alla mobilità, nel 2020 il mondo dell’intrattenimento e dei media (E&M) si è spostato maggiormente online, diventando più virtuale, in streaming, personale e (almeno per ora) incentrato sull’ambiente domestico. In un contesto di recessione globale, nel 2020 si assisterà al calo più drastico dei ricavi globali del settore E&M degli ultimi 21 anni di storia della nostra ricerca, con una riduzione pari al -5,6% rispetto al 2019, ossia oltre 120 miliardi di dollari in termini assoluti. Nel 2009, ultimo anno di contrazione dell’economia globale, la spesa globale per E&M era diminuita solo del 3,0%. Le proiezioni tuttavia mostrano che nel 2021 la spesa nel settore E&M crescerà del 6,4%. In merito alle previsioni dei prossimi 5 anni, dal 2020 al 2024 prevediamo che la crescita complessiva dei ricavi viaggerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del +2,8%. Analogamente all’economia in generale, l’attuale sofferenza del settore E&M non è distribuita in modo uniforme, risultando più acuta nei segmenti in cui il Covid-19 ha determinato letteralmente la chiusura, come ad esempio quello degli eventi: musica dal vivo, cinema e fiere. La spesa pubblicitaria diminuirà del 13,4%, mentre la lunga transizione dei giornali dalla carta stampata al digitale è stata accelerata di diversi anni, riducendo ad esempio i ricavi del settore stampato. Quanto sopra ha determinato una trasformazione accelerata dei segmenti E&M rispetto a quanto originariamente previsto. Si pensi ai botteghini dei cinema rispetto agli abbonamenti ai video on demand. Solo nel 2015, i ricavi da box office erano tre volte quelli Svod. Nel 2020 i ricavi Svod supereranno quelli dei botteghini, con un forte aumento previsto nei prossimi 5 anni sino a più che raddoppiare i ricavi da botteghino nel 2024. Considerando la quantità di dati consumati dallo smartphone rispetto alla banda larga fissa è possibile notare come questo sia destinato a diventare il principale dispositivo individuale utilizzato dai consumatori per accedere ad internet a livello globale. Per la versione integrale della ricerca visitare il sito.

Ma come evolveranno i diversi segmenti che sono stati fortemente impattati dal Covid-19?

La permanenza presso il proprio domicilio ha causato nel 2020 un incremento dei ricavi globali relativi ai video over-the-top (OTT) pari al +26.0%, un dato che continuerà a crescere fortemente nei prossimi anni, quasi raddoppiando, passando da 46,4 miliardi di dollari US nel 2019 a 86,8 miliardi di dollari US nel 2024. Il lancio del servizio di streaming Disney+ a fine 2019 non avrebbe potuto avere tempismo migliore: a fronte di una previsione di abbonati paganti entro il 2024 tra i 60 e i 90 milioni, Disney+ ha raggiunto i 60,5 milioni di abbonati paganti all’inizio di agosto 2020. Non sorprende che, dato l’aumento dello streaming, il consumo globale di dati sia tra gli altri beneficiari dell’accelerazione digitale alimentata dal COVID-19: nel 2020 lo stesso segnerà un balzo del +33,8%, crescendo più del doppio, dai 1,9 quadrilioni di megabyte (MB) del 2019 ai 4,9 quadrilioni di MB del 2024.

All’altra estremità della scala troviamo i segmenti colpiti più duramente. Alla luce delle numerose chiusure dei cinema e dei posticipi nell’uscita di film importanti, nel settore prevediamo per quest’anno un calo di quasi il 66% nei ricavi totali a livello globale. Ed è poco probabile che le perdite registrate possano essere recuperate;

La nostra previsione è che nel 2024 i ricavi dei cinema saranno inferiori ai livelli del 2019. Un ulteriore impatto correlato al COVID-19 è stata la forte accelerazione verificatasi nel 2020 nel calo – già in corso – di giornali e periodici a livello globale: i ricavi complessivi sono scesi di oltre il -14%, col settore dei periodici che ha sofferto maggiormente. Detto questo, il digitale evidenzia l’altra faccia della medaglia: il 2023 segnerà un punto di svolta per i periodici che vedranno i propri ricavi globali generati dalla pubblicità digitale superare quelli della pubblicità su carta stampata. Altri importanti comparti faranno fatica a recuperare la crescita persa nel 2019: quello pubblicitario globale, ad esempio, che diminuirà del 13,4% nel 2020 attestandosi sui 559,5 miliardi di dollari US, senza probabilmente ritornare ai livelli del 2019 fino al 2022.

Eppure, e forse in maniera sorprendente, alcuni media “tradizionali” hanno resistito nonostante gli effetti del COVID-19 e la conseguente accelerazione dei trend digitali. In un contesto di vendite di libri in forte espansione durante il lockdown, si prevede che i ricavi globali dell’editoria proseguiranno lungo la traiettoria ascendente, crescendo con un CAGR pari al +1,4% per il periodo ’20-‘24 e raggiungendo i 64,7 miliardi di dollari US. È significativo come in questo contesto la tecnologia stia svolgendo un ruolo importante, con un uso crescente di smartphone e smart speaker che aumentano la diffusione degli audiolibri, consentendo ai consumatori l’ascolto in mobilità.

Gli eventi dal vivo sono un altro segmento storico che cerca di adattarsi alla realtà di un contesto sempre più digitale. Con teatri, centri espositivi e stadi chiusi per gran parte dell’anno, alcuni eventi live hanno utilizzano piattaforme digitali per rimanere in contatto col proprio pubblico. Verso la metà del 2020, nel Regno Unito, il Wireless Festival di Londra ha collaborato con la società tecnologica MelodyVR per offrire in realtà virtuale performance registrate di artisti come Cardi B, Travis Scott e Migos, raggiungendo un pubblico virtuale di oltre 130.000 persone in 34 paesi.  

Sebbene il 2020 sia stato un anno impegnativo e dirompente per la maggior parte dei settori, inclusi molti segmenti E&M, è chiaro come la domanda dei consumatori sia in continua crescita. I dati sui ricavi presentati nell’Entertainment & Media Outlook di quest’anno evidenziano tutta la forza della recessione economica e dell’accelerazione digitale innescate dal COVID-19, anche se le prospettive a lungo termine per il settore E&M nel suo complesso rimangono positive.

Naturalmente, con il graduale ritorno alla normalità continueranno ad esserci vincitori e vinti.

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