Ripartire al femminile

Diana D’Alicandro e le “ragazze” parte di una squadra di pallavolo, Tollo-Canosa-Crecchio, provincia di Chieti

“FUORIIIIIII!!”mi sveglio. Un bel sogno, Gloria, guardalinee d’eccezione, bloccherebbe anche un vulcano in eruzione col suo urlo da record. Ai tempi del covid i sogni sono stati semplici. Ognuno ha sognato una quotidianità perduta, il nostro appuntamento del mercoledì, puntuale, appello, pronte, via! Siamo un gruppo di ragazze, di Tollo-Canosa-Crecchio in provincia di Chieti, ci piace giocare a pallavolo. I nostri amici baristi, ristoratori, panettieri e farmacisti sono i nostri sponsor. Abbiamo divise, palloni e un campo comunale a disposizione. Ci divertiamo ma ci piace pensare in grande, anche se siamo solo amatrici. Il covid ci ha fermato dal 10 di marzo al 25 di giugno. Ci siamo sentite ogni giorno, abbiamo un video (amatoriale, manco a dirlo) con qualche performance registrata su balconi, giardini, in camera da letto, col cane, col figlioletto, col marito o con una pagnotta al posto del pallone: ci siamo allenate. Con la mente eravamo lì nel campo a farci quattro risate, a sudare e a tirare bolidi. “Ragazze io porto Gennaro”, dice sempre Francesca, “io sposto il turno di notte” Eleonora, che non può mancare: lei gioca sempre con Gloria, Pamela e Oriana perchè nella squadra conta il feeling, conta sentirsi sicure, vince chi ride, chi porta con sé un pizzico di follia e sacrificio. I bimbi a bordo campo, figli e nipoti, a volte sono più di noi, ma, fanno sicuramente meno rumore. Chissà cosa pensano: “ma se la mamma gioca, io che sono un bimbo che devo fare? Meglio fare i bravi che giocare è una cosa seria”. Devono per forza pensare questo sennò non si spiega il loro silenzio, la loro autonomia. In quelle due ore nessuno ha fame, sete, sonno e pipì. Abbiamo fatto le divise, per i prezzi ci pensa Marica, la marchigiana, che coi prezzi è imbattibile. Doriana oggi ha fatto un partitone: è la più giovane, la più felice di averci conosciute. Ok ragazze abbiamo atteso abbastanza, stasera foto! Sfoderate le divise, ok vengo anch’io, Manuela è dei nostri, la foto lo dice. I nostri capitani, Daniela e Matilda, hanno formato le squadre, ci vuole pepe, competizione, ci dobbiamo impegnare di più. Francescabis abita dietro al campetto estivo, ci mette due minuti ad arrivare ma porta le scarpe nel sacchetto, non si sa mai, ha lavorato fino a mezz’ora prima ma l’attenzione ci vuole. Si fa. Abbiamo ricominciato, con attenzione, Morena e Piera hanno sempre tutto: ginocchiere, acqua e disinfettante. Devo dire la verità, inizialmente le confondevo: troppo carine, in tutti i sensi. Per tenere unite le squadre ci serve chi fa chiasso ma serve anche chi porta un sorriso discreto. E poi sì, ci sono io, che non lo so ancora se ho perso i chili del covid, che sulle divise non ci ho messo una nota, ma vi giuro, di ognuna di voi vorrei copiare qualcosa, perché ognuna di voi è eccezionale. Il coronavirus noi lo combattiamo, siamo quì, come prima, con una battaglia da vincere.

Diana D’Alicandro e le “ragazze”

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