Il gruppo Sole 24 Ore chiude il bilancio 2017 e ritorna all’utile

Il 27 aprile, sotto la presidenza di Giorgio Fossa, l’assemblea degli azionisti de Il Sole 24 Ore ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre, con la contestuale presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre, la relazione sulla remunerazione, la nomina di un sindaco effettivo e la nomina di un amministratore. Il gruppo ha chiuso il bilancio consolidato 2017 con un utile d’esercizio di 7,5 milioni di euro, rispetto a una perdita di 92,6 milioni di euro nel 2016, e presenta un patrimonio netto pari a 41,6 milioni di euro, con un incremento di 53,9 milioni di euro rispetto al patrimonio netto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 (negativo per 12,4 milioni di euro). Migliorato di 23,8 milioni di euro l’ebit, passato da -45,7 milioni di euro del 2016 a -21,9 milioni di euro a dicembre 2017. Si è inoltre ridotta di 16,4 milioni la perdita operativa lorda, passata da -25 milioni di euro a -8,6 milioni di euro. I ricavi dell’esercizio sono stati pari a 229,9 milioni di euro rispetto ai 265,8 milioni di euro del 2016. La capogruppo Il Sole 24 Ore ha chiuso il 2017 con una perdita di 11,5 milioni di euro e un patrimonio netto pari a 41,7 milioni di euro, con un incremento di 53,4 milioni di euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2016 (negativo per 11,7 milioni di euro). L’assemblea ha nominato, su proposta dell’azionista di maggioranza, Marco Gabriele Gay all’incarico di amministratore del cda e Paola Coppola sindaco effettivo. Franco Moscetti, amministratore delegato del Sole 24 Ore ha dichiarato: «Il gruppo 24 Ore è tornato in utile dopo 8 anni di perdita con un miglioramento del risultato netto di circa 100 milioni rispetto al 2016. Di essi circa 55 milioni sono derivati dalla cessione del 49% dell’area Formazione e la parte restante risiede per lo più nello straordinario lavoro di riduzione dei costi. Sul risultato netto in particolare abbiamo mantenuto e superato gli impegni con il primo anno del piano industriale. In un mercato difficile come quello editoriale, il focus deve ora essere portato sulle nuove iniziative che stiamo varando a sostegno dei ricavi»

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