Chanel punta sullo storytelling delle sue radici

Di testimonial Chanel ne ha avute tante e si parla di nomi celeberrimi come Audrey Tautou, Nicole Kidman, Catherine Deneuve, o addirittura di Brad Pitt, primo uomo a promuovere in pubblicità una fragranza femminile, Chanel n.5. Ma chi meglio della mitica icona degli anni ’50, Marilyn Monroe, poteva testimoniare l’eccellenza di un profumo? La star del cinema aveva pronunciato all’inizio della sua carriera, sollecitata da un giornalista, una frase che è passata alla storia: «Cosa indosso a letto? Chanel n.5 ovviamente».

E così la griffe francese ha deciso di rinverdire la storia di questo mito e lo ha fatto con uno spot in bianco e nero per dettagliare quando è stata pronunciata questa frase e in quale occasione. Era il 7 aprile 1952 e Marylin aveva 26 anni. La rivista Life Magazine le dedicò una copertina e all’interno dell’intervista, alla domanda del giornalista «Cosa indossa a letto?» la giovane star rispose con la famosa citazione.

Ed è così che un profumo entrò nella leggenda. Nello spot televisivo in onda in questo giorni è presentata la registrazione di una parte dell’intervista, con la voce originale di Marilyn, rilasciata al giornalista Georges Belmont nel 1960 per la testata francese Marie Claire, ma in un video pubblicato sul web, la maison francese racconta anche altri episodi in cui Marilyn parlò di Chanel n.5, notizie che non sono mai arrivate al grande pubblico.

Va detto che Chanel sta portando avanti una strategia di branded content molto impattante, ha capito come coinvolgere gli utenti creando contenuti di alta qualità che fanno leva sulla sua storia. Lo storytelling sulla vita di Coco inizia con il corto “Once upon a time…“ di Karl Lagerfeld, che narra la riscossa di quella talentuosa ragazza che ebbe una vita affettiva molto tormentata, un’infanzia e una gioventù difficili nella Francia del 1913, in piena Belle Epoque, ma fu molto battagliera e rivoluzionò il modo di vestire delle donne, segnò il primo passo verso l’emancipazione femminile.

In altri episodi apparsi sul web, tutti della serie “Inside Chanel”, si vede la Coco ribelle che si vestiva prendendo ispirazione dal guardaroba maschile. Quando cominciò a creare cappelli e successivamente capi di abbigliamento, il suo intento era togliere gli orpelli e le costrizioni e donare alle donne eleganza e semplicità. Accorciò gli abiti, liberò il punto vita da corsetti e guaine, riportò in voga i capelli corti, proiettando la moda in un nuovo secolo.

Coco Chanel segnò davvero il passaggio dall’800 al nuovo secolo, liberando le donne da un’idea del femminile fatta di costrizione e di passività.

Vanna Assumma

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