Cannes Lions 2013: Bertelli, Publicis Italia: «A differenza di un tempo, oggi tantissimi clienti vengono a Cannes»

Al secondo giorno delle premiazioni a Cannes, ha già vinto un oro in Pr, 2 argenti in Promo & Activation, 2 bronzi in Direct e Outdoor.

Parliamo di Bruno Bertelli, direttore creativo esecutivo di Publicis Italia nonché global creative director sul cliente Heineken, che alla nostra domanda “Serve vincere a Cannes?” risponde: «Serve eccome. E’ importante per il reel dell’agenzia, per il network, per il new business e per le relazioni con i clienti. Oggi più che mai le aziende vengono a Cannes, una volta la Croisette era terra esclusivamente di creativi, adesso almeno il 50% delle persone presenti a Cannes sono clienti. Ho trovato fantastico il progetto Dove della brasiliana Ogilvy San Paolo e devo dire che i Paesi latini stanno interpretando molto bene la comunicazione perché danno un plusvalore emotivo, ed è questo l’esprit di quest’anno a Cannes. Un tempo si dava prevalenza ai numeri e ai risultati, oggi alle emozioni. Anche noi con The Candidate di Heineken International abbiamo trovato un nuovo modo per comunicare, ci siamo avvicinati al recruitment interno, e questo ha funzionato benissimo, sia nell’azienda che all’esterno. Le tre migliori interviste sono state votate internamente e il vincitore è stato chiamato allo Iuventus Stadium con una scusa e gli è stato svelato che era il premiato».

E riguardo a una querelle che ultimamente sta infuocando gli operatori del settore, cioè il fatto che i network e le grandi agenzie abbiano un metodo di lavoro “antico”, cioè poco reattivo e mediato nei rapporti con il cliente, cosa pensa Bertelli? «Non sono d’accordo, le grandi agenzie si stanno strutturando, dividendo i clienti internazionali con i quali si lavora insieme a creativi di altri Paesi , dai clienti locali. Invece la differenza più significativa è nell’innovazione tecnologica. Le piccole agenzie e le boutique creative lavorano direttamente con partner esterni e possono quindi allocare più facilmente investimenti per soluzioni innovative con le nuove tecnologie. Oggi inoltre è molto importante il media, oltre alla creatività, per risolvere i problemi di business del cliente, quindi agenzia media e agenzia di pubblicità devono tornare a lavorare insieme».

Vanna Assumma
 

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