The Story Lab svela in un video manifesto il suo posizionamento nell’era del “POP brand”

The Story Lab, l’advertainment agency di dentsu italia, racconta in un video manifesto il futuro delle marche definendo il il POP, l’ingrediente alla base di tutti i progetti e le strategie di brand più efficaci, quell’elemento che riesce a essere “coraggioso, ma reale”, “fuori di testa, ma furbo”, “potente nella sua normalità”. Cavalcare le Cultural Waves ed essere un POP Brand non vuol dire affatto inseguire le mode o peggio ancora esserci solo per il gusto di esserci. Al contrario, vuol dire saper ascoltare l’Onda, capire quando e se è il momento di mettersi in acqua e seguire la corrente, utilizzando come “tavola da surf” le basi solide della Marca, quei valori ed elementi identitari irrinunciabili che la rendono memorabile in ogni sua azione. «Il POP in comunicazione è un concetto strategico coniato da noi, che non ha attinenze con il “Pop” in chiave musicale – puntualizza la executive strategy director Samanta Giuliani –. Applicato alla comunicazione, il POP è una chiave di lettura inedita del nostro ruolo come comunicatori, che consiste nell’intercettare quelle che noi chiamiamo le Cultural Waves (insight, trend, segnali che arrivano dal mondo reale, dalle persone vere) per poi aiutare le marche a cavalcarle nella maniera più intelligente rispetto agli obiettivi di comunicazione, senza mai tradire il proprio Dna«. Un cambio di rotta e un riavvicinamento ai linguaggi e alle abitudini reali dei consumatori che le aziende sentono sempre più indispensabile per ritrovare la bussola dopo anni di egemonia dello “storytelling”. Egemonia che ha visto uno scossone con l’arrivo dell’influencer marketing. «Storytelling è un concetto di comunicazione passiva: presuppone che dall’altra parte ci sia qualcuno che abbia la voglia e il tempo di ascoltarti – commenta l’executive ceative director Maurizio Tozzini –. Per comunicare oggi bisogna imparare ad agire, esplorare, trovare la chiave, il gimmick che permette a un brand di “far parlare di sé” entrando nelle abitudini e nel linguaggio collettivo reale delle persone là fuori. E questo lo si fa non solo attraverso quello che scegliamo di dire, ma anche e soprattutto grazie al modo con cui lo diciamo. Un POP Brand non parla di sé, fa parlare gli altri». La promessa di The Story Lab è direttamente figlia del suo mindset POP: un’idea di comunicazione vincente oggi non deve solo “arrivare” alle persone, deve soprattutto venire accolta e amplificata da loro in prima persona. Quando un’idea è POP, “fa parlare” non tanto per il suo effetto wow, quanto per la sua innata capacità di accendere la conversazione: fa venire voglia di condividerla, raccontarla ad altri, e soprattutto si fa ricordare. «Per The Story Lab fare progetti POP è il risultato naturale della struttura stessa dell’agenzia: multi-disciplinare, full-creative, che nasce senza le solite etichette di “atl”, “digital”, “social” o “consulenza” e bada piuttosto a costruire la Storia migliore, che deve rispondere sì alle esigenze della Marca, ma anche essere tradotta – attraverso la creatività – in un contenuto POP che parli la lingua delle persone reali» conclude il ceo Stefano Pagani.

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