Ribelli Digitali si rinnova e diventa Ribelli, “Not a stereotypical agency”

Nata nel 2017 e guidata da Pietro Bonada, Ribelli Digitali presenta la sua nuova identità e diventa Ribelli. Con il payoff “Not a stereotypical agency”, la nuova realtà si presenta al mercato come una diversa concezione di agenzia creativa. «Oggi perseguiamo un nuovo modello di agenzia, più aperto, proattivo e flessibile. Lontano dagli egocentrismi e dalla saccenza, e più vicino al cliente” – racconta il ceo Bonada -. La nostra missione è lavorare bene, con brave persone. Attraverso collaborazioni basate sulla fiducia, costruiamo e distribuiamo strategie e contenuti che educano, coinvolgono e ispirano». L’etica è in primo luogo approccio: al lavoro, alle relazioni, all’ambiente, in modo da lavorare in maniera sana, nel rispetto di tutti. L’agenzia ha avuto una grande crescita e nuove acquisizioni. Tra queste Compagnia di San Paolo, Gruppo Gabrielli, Compagnia dei Caraibi, Heineken Italia. Il simbolo che Ribelli ha scelto è il fennec, o volpe del deserto, capace di adattarsi a scenari e ambienti dinamici e in continua evoluzione. La direzione creativa è affidata a Ella Marciello e William Ligorio, che fanno parte dell’agenzia rispettivamente dal 2018 e dal 2017. Tra i nuovi recenti ingressi, Valentina Rossetti con il ruolo di training director, responsabile dell’area di formazione con lo sviluppo di format e prodotti formativi, e Giuliano Ambrosio con il ruolo di strategy & innovation director, responsabile della direzione strategica e innovazione tecnologica.

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