GfK Italia: entriamo in una nuova “Augmented era”. Vale anche per media e comunicazione

Nelle ultime settimane sono state usate molte etichette per descrivere la fase attuale: new normal, resilienza e accelerazione digitale. Sicuramente la nuova era sarà anche “aumentata”, perché le persone hanno sviluppato competenze, abitudini e bisogni nuovi. Le esperienze accumulate in questi mesi hanno reso i consumatori più esperti e più esigenti e questo comporta un ripensamento (Rethink) del modo di vivere, di pensare e di fare acquisti. Di questi temi si è parlato ieri nella web conference di GfK Italia “Una nuova Augmented Era: scenari in ri-Evoluzione”. Durante il live event gli esperti GfK sono partiti dai risultati delle analisi più recenti per esplorare gli scenari di evoluzione futura e offrire indicazioni su come affrontare i prossimi mesi. Il sentiment dei consumatori italiani è stato al centro dell’intervento di Daniele Novello (Sub-Lead Consumer Insight), mentre “Il Carrello della Spesa FMCG e Tech: la normalità del cambiamento” è servito a fare il punto sugli ultimi trend di mercato con Fabrizio Marazzi, Solution Lead, Market Insights. Presa in esame anche la fruizione dei media, cambiata molto dopo l’inizio dell’emergenza. C’è stata una forte accelerazione soprattutto della digitalizzazione con il tempo dedicato al web cresciuto del +19% nella Fase 2, e della multimedialità, con una riduzione delle differenze di fruizione tra le diverse generazioni. Come ha spiegato Giorgio Licastro (Solution Lead Media Measurement): «Durante il lockdown gli italiani sono andati alla ricerca di contenuti rilevanti, a seconda dei loro interessi ma anche dei bisogni specifici del momento. Questo trend continua anche dopo la riapertura, come dimostra la forte crescita delle piattaforme Video on Demand e dei canali tv tematici. Quello che viviamo è sicuramente un momento complesso, ma stanno aumentando anche le opportunità per offrire contenuto alle audience, che oggi sono più aperte e interessate a nuove modalità di fruizione». Cosa possiamo aspettarci quindi per i prossimi mesi dal punto di vista dei media e della comunicazione? Come ha spiegato Mara Galbiati (Product Lead, Media Measurement) sarà necessario continuare ad osservare l’evoluzione del comportamento dei consumatori per comprendere quali dei segnali emersi in questi mesi si confermeranno nel medio periodo: «In un mondo mediale sempre più intricato ma allo stesso tempo liquido è necessario dotarsi di strumenti che consentano di riflettere la complessità e allo stesso tempo trovare la sintesi necessaria per mettere a punto delle strategie di comunicazione adeguate all’evoluzione dei pubblici. Nei prossimi mesi una delle sfide più cruciali sarà quella del settore entertainment: al momento permane ancora una certa incertezza rispetto alla possibilità di fruire di cinema, concerti e teatri fuori casa. Allo stesso tempo, gli spettatori stanno esplorando e sono molto interessati a nuove possibilità per accedere a questi contenuti, con nuovi format o magari sfruttando le potenzialità del digitale». 

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