Nielsen e social tv: ad aprile oltre 87 milioni le interazioni. Tengono news e approfondimento

Ad aprile il volume delle interazioni sui social relativi alla programmazione delle emittenti tv e dei servizi di distribuzione di contenuti video in Italia è pari a 87,1 milioni, +134% rispetto allo stesso mese del 2019. A marzo le interazioni sono state 100 milioni. A dirlo la rilevazione continuativa di Nielsen sulle conversazioni che avvengono in Italia su Facebook, Twitter e Instagram relative ai contenuti video trasmessi in Italia da 38 emittenti free e pay e 9 player Ott dei servizi di streaming on demand. «Il mese di aprile è stato il primo interamente coinvolto dalle misure di quarantena: non ci sono stati eventi sportivi e i pochi programmi televisivi live sono andati in onda per poche settimane ed in un contesto molto particolare» ha dichiarato Stefano Russo, head of Nielsen Social Content Ratings Italy. La crescita del volume delle interazioni sui social ad aprile è spinta dalle attività dei profili social di broadcaster e Ott e dalla offerta di contenuti disponibile nei diversi cataloghi. Diminuisce al contrario l’engagement generato dalla programmazione “linear”, relativa cioè a tutte le interazioni avvenute nelle 3 ore precedenti, durante e nelle 3 ore successive alla messa in onda di un programma. Rispetto ad aprile 2019, si registra un -20% (non considerando gli eventi sportivi che in queste settimane sono sospesi). Il ranking della social tv è guidato da Sky Sport con 22,9 milioni di interazioni. Seguono Netflix, Canale 5, Raidue e Tgcom24. In termini di singoli contenuti al primo posto “Amici “di Maria De Filippi (4,7 milioni) seguito da “La casa di carta” (4,4 milioni), “Grande Fratello Vip” (3 milioni), “Casa Sky Sport” (3 milioni) e “Che tempo che fa” (2,9 milioni). Come prevedibile diminuisce la categoria Talent&Reality che, pur generando il 30% del totale delle interazioni nel mese, cala del 24% rispetto a gennaio (febbraio non viene considerato come mese indicativo visto il peso significativo del Festival di Sanremo, mentre marzo era già condizionato dalla emergenza Covid). Sulla stessa linea d’onda l’Intrattenimento, con 14,6 milioni e il 35% del totale interazioni (-2 punti percentuali rispetto a gennaio). Ben sopra la media il dato relativo alle fiction, che con 7 milioni di interazioni raggiungono il 17% del totale mensile e crescono di 12 punti percentuali rispetto a gennaio. Dopo l’exploit di marzo, i tre canali all news in rilevazione (Rainews, Tgcom24, SkyTg24) vedono diminuire il numero di interazioni (6,5 milioni contro i 9,7 di marzo), pur trattandosi di un dato tuttavia al di sopra dei volumi registrati nei periodi precedenti alla emergenza Covid-19, quando si attestava a una media di 4 milioni al mese. «I social sono emblematici di una realtà del tutto inedita finora: a più ore di visione dei programmi non corrispondono necessariamente più interazioni durante la loro messa in onda, modificando così i pesi tra OTT, offerta televisiva free e pay per view. È una situazione troppo anomala per trarre delle conclusioni di lungo termine. Con la ripresa della programmazione live, i broadcaster riacquisteranno probabilmente terreno anche sui social, ma non è escluso che questa situazione sia l’inizio di una nuova tendenza».

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