Domus si interroga sul dopo Coronavirus

Un dettaglio della Diamond Princess si trasforma in facciata architettonica. L’immagine del transatlantico bloccato in Giappone dopo la scoperta a bordo dei primi casi di positività al Coronavirus è diventata il simbolo del diffondersi della pandemia. Questa l’immagine protagonista della cover story del nuovo numero di Domus. La sua rielaborazione, curata dall’artista tedesco Thomas Demand, a cui Domus ha affidato le copertine del 2020 per riflettere sulle facciate in architettura, la consacra simbolo di un tempo che sarà difficile dimenticare. Una nave fantasma messa in quarantena con i suoi 2.666 passeggeri e 1.045 membri dell’equipaggio. Inizia così un’ampia riflessione che si estende anche al sito domusweb.it e ai social, confermando la volontà e la vocazione del brand di analizzare e stimolare un dibattito sui temi attuali e sugli scenari futuri della vita associata: come si vivrà e lavorerà dopo il Coronavirus? Come si affronteranno le giornate? La riflessione si espande e si arricchisce anche su domusweb.it, attraverso le immagini scattate dal fotografo Maurizio Montagna, che immortala una surreale Milano nei giorni della quarantena. Un vasto reportage di oltre 70 fotografie, online da domani, per il quale Montagna si è concentrato sulle periferie scrutando oltre la circonvallazione esterna in quella Milano che i milanesi conoscono bene, anche se lontana da certi paesaggi da cartolina più convenzionali. Domus Aprile sarà in edicola sabato 4 aprile aderendo alla speciale promozione #iorestoacasa con cui Editoriale Domus permette di acquistare due numeri delle edizioni digitali delle proprie testate a metà prezzo.

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