Come evolvono le abitudini di pagamento degli italiani

Quale è la situazione attuale nel mondo dei pagamenti digitali e quali le evoluzioni per il futuro? Se ne è parlato ieri al convegno online di presentazione dei risultati della ricerca 2019-20 dell’Osservatorio “Innovative Payments” del Politecnico di Milano che ha voluto indagare i sistemi innovativi di pagamento per i consumatori e i servizi aggiuntivi ad essi collegati. Flora Bova, Client Manager, Insights Division – Kantar, ha portato il punto di vista di utilizzatori e potenziali utilizzatori, grazie allo studio effettuato da Kantar in partnership con l’Osservatorio, per comprenderne atteggiamenti ed abitudini di utilizzo. Lo studio, effettuato per analizzare lo scenario dei pagamenti digitali in Italia, ha raccolto le opinioni di più di 2.000 consumatori italiani e loro fruizione dei sistemi attuali. Si è indagato inoltre su conoscenza, utilizzo e/o propensione all’utilizzo di device innovativi, coinvolti in prospettiva nell’evoluzione del mondo dei pagamenti: dai pagamenti biometrici, ai pagamenti da wearable, fino a quelli effettuati tramite oggetti connessi e assistenti vocali. L’utilizzo delle carte per i pagamenti relativi ad acquisti online è ormai elevato: pensiamo che tra coloro che hanno fatto almeno un acquisito on line negli ultimi 6 mesi, il 63% ha utilizzato le carte per il pagamento mentre solo un 8% afferma di aver usato il contrassegno, modalità che sembra ormai appartenere ad un’epoca passata. Lo smartphone sembra ormai molto apprezzato dagli utenti, che lo scelgono per attività di banking, per gli acquisti online e per effettuare pagamenti con le diverse modalità che il Mobile Payment offre. Lo studio Kantar ha evidenziato che il 67% degli italiani digitalizzati possiede almeno un oggetto smart (oltre a smartphone, wearable o smart home speaker), ossia oggetti connessi a Internet che possono essere controllati a distanza da smartphone/tablet. In prevalenza si tratta della smart tv (52%). Per quanto riguarda invece i wearable, il 32% degli intervistati dichiara di possedere un oggetto che rientra in questa categoria: in particolare il 15% dice di avere uno smartwatch, il 14% un fitness tracker. Un discorso diverso meritano gli assistenti vocali: il 92% li conosce, mentre il 65% ha interagito con almeno un assistente vocale negli ultimi 6 mesi in prevalenza da smartphone rispetto a quello su smart home speaker. «I dati sulla propensione e l’interesse futuro degli italiani – ha concluso Bova – verso gli Innovative payment sembrano incoraggianti e aprono a nuove opportunità per lo sviluppo dei pagamenti. Lo smartphone avrà certamente un ruolo centrale e continuerà a trainare la crescita degli Innovative Payments, e ci sarà spazio per modalità di pagamento innovative attraverso i wearable, la smart tv (magari per acquistare un abbonamento a un servizio di streaming o un contenuto video), la smart Car che consentirà di pagare i rifornimenti di carburante direttamente dal cruscotto o lo Smart Fridge per fare la spesa da un frigorifero intelligente. Sono tuttavia i Wearable, quelli più usati per i pagamenti: un quarto di chi li possiede ha già effettuato un pagamento contactless e il 53% del campione si dichiara propenso ad utilizzare il wearable per pagare nel 2020».

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