Coronavirus e nuove abitudini di acquisto. Le prossime sfide per brand e comunicazione
Il monitoraggio settimanale sui consumatori attivato da GfK fa registrare una preoccupazione crescente, soprattutto da parte delle donne. Si riduce la mobilità, a favore dell’utilizzo dell’auto privata e di un maggiore consumo di contenuti mediali. Cresce l’attenzione per la cura personale e l’alimentazione intesa come strumento di benessere. Torna la fiducia negli esperti, mentre i brand sono percepiti come poco attivi. Nelle scorse settimane GfK ha attivato un tracking settimanale per misurare gli effetti del Coronavirus sugli stili di vita, le abitudini e le strategie di consumo degli italiani, con un focus particolare su trasporti e mobilità, viaggi e vacanze, tempo libero e igiene personale. Tematiche che saranno approfondite il 26 marzo in una web conference nella quale verranno presentati gli ultimi aggiornamenti dai tracking GfK sugli effetti del Coronavirus su consumatori e mercati. I primi risultati – che si riferiscono a prima dell’entrata in vigore del decreto che ha introdotto in tutto il Paese restrizioni per fermare la diffusione del virus – mettono in luce alcuni trend che, secondo GfK, caratterizzeranno abitudini e consumi degli italiani anche per le prossime settimane. Tra questi risultati da sottolineare come siano le donne più preoccupate degli uomini. Se in generale gli italiani sembrano ancora preoccuparsi soprattutto per la situazione economica, il 47% delle donne intervistate dichiara di essere molto preoccupata per il diffondersi di nuove malattie (il 17% in più rispetto agli uomini). Le donne sembrano essersi rese conto per prime della gravità della situazione, tanto da aver modificato le proprie abitudini di consumo prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive alla circolazione: già la scorsa settimana, infatti, oltre il 50% delle donne dichiarava di aver ridotto o smesso di frequentare centri commerciali, insegne e negozi. Nelle prossime settimane possiamo aspettarci una maggiore presenza maschile all’interno dei punti vendita, un fattore di cui la distribuzione dovrà tenere conto nella propria pianificazione. C’è più voglia di contenuti mediali: gli italiani dichiarano di aver incrementato la fruizione di contenuti media & entertainment, in particolare quelli legati alla ricerca di notizie. Per le prossime settimane, circa un italiano su 10 dichiara di voler sottoscrivere un abbonamento a servizi di contenuti, piattaforme e app a pagamento. In questo momento di incertezza, anche la comunicazione si trova ad affrontare nuove e inedite sfide. I brand sono chiamati a fare la loro parte, adeguando i messaggi e le strategie comunicative al sentiment degli italiani. Anche perché, in questo momento, vengono percepiti dai consumatori come poco attivi, silenziosi. Dovendo valutare l’operato di questi giorni, gli italiani esprimono invece un giudizio molto positivo sul sistema sanitario, ma anche la Protezione civile e il Governo ne escono bene. La fiducia degli italiani è riposta soprattutto nel personale sanitario e in generale negli esperti, mentre i media risultano poco credibili.