Nel 2021 la pubblicità online supererà il 50% dell’adv globale grazie a video e social

Secondo l’Advertising Expenditure Forecasts di Zenith, presentato ieri, la pubblicità su Internet rappresenterà il 52% della spesa pubblicitaria globale nel 2021, superando per la prima volta la soglia del 50%. Un aumento dunque rispetto alla share del 47% prevista per l’online per il 2019, e del 44% con la quale si è chiuso il 2018. L’incremento della pubblicità online è guidato da video online e social media per i quali è prevista una crescita a tassi medi rispettivamente del 18% e del 17% all’anno fino al 2021. La tecnologia 5G, lanciata in Corea del Sud e negli Stati Uniti in aprile e che ora sta iniziando a diffondersi anche in altri paesi, migliorerà ulteriormente le esperienze dei grand su questi canali, rendendo le connessioni mobile molto più veloci e più reattive. La maggior parte della crescita della pubblicità digitale proviene da piccole imprese locali che investono tutto il proprio budget su piattaforme come Google e Facebook, che offrono strumenti semplici e self-service per pianificare e gestire campagne su target mirati. La presenza di un numero considerevole di piccoli inserzionisti che investono esclusivamente sull’online indica un cambiamento generale. La media globale è infatti composta da questi ultimi e da grandi inserzionisti che investono in media sul mezzo molto meno della metà del proprio budget. All’interno dei media tradizionali, la stampa ha avuto un periodo di declino dovuto all’alternativa delle versioni digitali che hanno sottratto lettori e inserzionisti. Anche i ricavi tv iniziano a ridursi ma con un ordine di grandezza differente. Migliore lo stato di salute degli altri media tradizionali. La radio sta aumentando le entrate pubblicitarie dell’1% annuo. Le concessionarie ooh continuano ad incrementare il numero di impianti digitali, con una crescita annua del 4%. Il cinema, che rappresenta solo lo 0,8% del totale degli investimenti, cresce del 12% all’anno, soprattutto grazie al successo del mezzo in Cina. La spesa pubblicitaria globale aumenterà del 4.6% nel 2019, trainata dagli Stati Uniti grazie anche al rapido incremento della pubblicità digitale; la Cina sarà il secondo Paese in termini di contributo alla crescita, con 4 miliardi di dollari, seguita da Regno Unito e India con un miliardo di dollari ciascuno. Per ciò che riguarda l’Italia l’incertezza politica e le future elezione fanno ipotizzare un aumento del mercato pubblicitario dell’1% nel 2019. Quest’anno, inoltre, gli investimenti adv in tv dovrebbero diminuire dello 0.8% a causa della mancanza di eventi sportivi importanti. La radio manterrà un trend positivo (+1.7%) grazie alla capacità di raggiungere il pubblico in movimento. Anche per il digitale è prevista una crescita (+6.3% nel 2019), trainata in particolare dai video online e dai social media, concentrati su pochi player (OTT) che rappresentano oltre il 70% degli investimenti digital totali. La stampa continuerà a diminuire con un -7.7% per i quotidiani e un -8% per i magazine. In aumento del 3% per il mercato cinematografico nel 2019, grazie alla programmazione estiva, e un +1.5% dell’ooh grazie all’aumento del numero di nuovi impianti digitali.

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