I portandiera della solidarietà di AVIS presentati al Miur

avisLo scorso venerdì, nella sala comunicazione della sede del MIUR a Roma, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto “I portabandiera della solidarietà”. Rivolto agli studenti delle seconde classi delle scuole secondarie di primo grado, il progetto rappresenta uno strumento originale e innovativo per promuovere la donazione di sangue, gli stili di vita sani e la cittadinanza attiva. Promossa da AVIS, Associazione Volontari Italiani del Sangue, questa nuova proposta formativa è stata ideata e realizzata in collaborazione con realtà consolidate del mondo della ricerca, dell’educazione e della medicina come il Laboratorio Adolescenza e la Società Italiana di Pediatria, con il supporto della compagnia di comunicazione MediaTyche. A fare gli onori di casa è stato il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che ha voluto ribadire l’importanza della presenza delle associazioni di volontariato nel mondo della scuola. «Da quasi 90 anni la nostra missione principale è quella di sensibilizzare la popolazione al valore della donazione di sangue – ha commentato Vincenzo Saturni, presidente di AVIS Nazionale. – Tale obiettivo, unito alla promozione del volontariato e della generosità, viene perseguito rivolgendosi a tutte le fasce di età. È su tale presupposto che è nata l’idea di questa proposta formativa innovativa che coniuga formazione, esperienza personale e dimensione ludica al fine di creare, nei giovani protagonisti, un forte coinvolgimento che li porti verso l’adozione di comportamenti sani, responsabili e solidali». «Il nostro scopo – ha aggiunto Maurizio Tucci, presidente del Laboratorio Adolescenza – era verificare l’impatto sui ragazzi di una decina di scuole italiane degli interventi di AVIS. Abbiamo compiuto un rilevamento prima di iniziare il percorso formativo e ludico e uno successivamente. I risultati sono stati ottimi. Le conoscenze sul tema della donazione di sangue sono diventate molto più consapevoli. Sarebbe ora importante estendere ad altre scuole nazionali il progetto dei portabandiera».

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