Caso Auditel, stop alla pubblicazione dei dati per 15 giorni
Il consiglio di amministrazione di Auditel, riunito ieri mattina presso la sua sede di Milano per discutere del problema della divulgazione per errore di informazioni relative alle famiglie del panel (che in teoria dovrebbero essere coperti dal segreto), ha confermato che la società continuerà nelle proprie attività di rilevazione dei dati di ascolto sulla televisione in Italia. Ma per un periodo di due settimane non renderà pubblici i dati prodotti, riservandoli alle sole emittenti per le analisi dei palinsesti. Nel frattempo procederà, nei prossimi mesi, alla completa sostituzione dell’attuale campione e contemporaneamente proseguirà, come previsto, nel processo di allargamento del numero di famiglie per un totale di 15.600. «Con una scelta di rigore – si legge in un comunicato – Auditel utilizzerà questo periodo per approfondire, con il proprio Comitato Tecnico, tutti gli aspetti metodologici, con un’accurata serie di verifiche, a tutela del suo trentennale impegno di trasparenza e di affidabilità». Il caso, scoperchiato dal “Corriere della Sera”, è sorto lo scorso 1° ottobre, quando sono state erroneamente divulgate informazioni relative a un gruppo di panelisti del panel Auditel ad altri destinatari dello stesso panel. Nielsen – che gestisce la rilevazione dei dati – afferma di aver «prontamente avviato un’indagine interna sui suoi sistemi e processi e adottato una serie di procedure in grado di determinare l’entità dell’episodio e identificare eventuali anomalie. A oggi non risultano alterazioni dei dati. L’azienda continuerà a condurre specifiche analisi nel corso dei prossimi mesi per identificare immediatamente eventuali irregolarità».