Mondadori, nei primi tre mesi dell’anno ricavi netti a –6,2% rispetto al 2014

Ambrogino D'Oro 2009Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore, riunitosi ieri sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri. Nel primo trimestre 2015 i ricavi netti consolidati si sono attestati a 251,7 milioni di euro, in riduzione del 6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del pari periodo del 2014. Il margine operativo lordo consolidato di 5,9 milioni di euro risulta in miglioramento del 4,7% rispetto ai 5,6 milioni di euro al 31 marzo 2014. Il risultato ottenuto conferma, con una più marcata accelerazione, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di ridefinizione dell’assetto industriale e organizzativo avviate negli ultimi due anni. Il risultato operativo consolidato nel primo trimestre dell’anno è di 0,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 0,1 milioni del pari periodo 2014. Il risultato prima delle imposte consolidato è negativo per 3,8 milioni di euro rispetto ai –5,9 milioni di euro al 31 marzo 2014. Nel settore dei periodici italiani, Mondadori si conferma leader con una quota diffusionale pari al 31,8%. I ricavi della raccolta pubblicitaria print sono diminuiti del 5,7% (–5,1% a portafoglio omogeneo), a fronte di un mercato in contrazione del 6,2% (fonte Nielsen, a febbraio); la raccolta dei siti web (–5,1%) ha mostrato un andamento sostanzialmente in linea con il trend registrato dal mercato di riferimento (–5,3%: fonte Nielsen a febbraio). Quanto alla radio, nei primi tre mesi R101, pur registrando una raccolta pubblicitaria inferiore a quella del 2014 (raccolta lorda –4,8%), ha conseguito ricavi complessivi per 2,9 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto ai 2,6 milioni di euro del primo trimestre 2014, includendo i ricavi relativi al canale televisivo, avviato dal mese di giugno dello scorso anno. Infine, i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita del 9,3% rispetto al 31 marzo 2014 (12,6 milioni di euro rispetto agli 11,5 milioni di euro del 31 marzo 2014). L’incidenza delle attività digitali sui ricavi totali del Gruppo è salita al 5%, rispetto al 4,3% del primo trimestre dello scorso anno. Le attività di digital marketing service, in cui è in corso l’integrazione dei servizi di direct marketing tradizionali di Cemit con quelli di Kiver, hanno registrato ricavi per 3,1 milioni di euro, in calo dai 3,4 milioni di euro del 2014 per effetto dello slittamento di alcune commesse relative alle attività tradizionali di Cemit, solo parzialmente compensato dall’avvio dei prodotti digitali e multimediali. Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi del 16% rispetto al primo trimestre 2014. Alla luce della performance del Gruppo nei primi mesi e delle azioni di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi in tutte le aree di business nonché degli intervent i finalizzati a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla dinamica dei mercati, è ragionevole confermare la stima per l’esercizio 2015 di un margine operativo lordo del Gruppo in significativa crescita a livello operativo, già indicata in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2014. Parallelamente, proseguono le attività di attenta valutazione finalizzate all’eventuale dismissione di asset non core per il Gruppo. Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

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