Havas, Bollorè: «Non vendiamo a Sorrell e non ci fondiamo con Vivendi»

Havas-italia-logoGrandi manovre mondiali. Non passa giorno o quasi che per quelli che sono rimasti i pesi ‘mediomassimi’ del settore, Havas e Interpublic in primis, non si parli di una possibile fusione, acquisizione, integrazione. Oggetto di voci di questo tipo, in particolare, è stato di recente il gruppo ora guidato da Yannick Bollorè, figlio del celebre Vincent e cooptato alla guida del gruppo Havas. Per il secondo gruppo transalpino si ipotizza una politica di irrobustimento finanziario e industriale che la renda competitiva con gli altri giganti di settore, su tutti Wpp e la nascente Pog. Havas potrebbe fare un accordo con Vivendi, altro gigante francese con interessi affini? Bollorè junior ha smentito: «L’unica cosa ci lega – ha detto – è che Canal Plus, di proprietà di Vivendi, è un nostro cliente». Yannick ha definito priva di ogni fondamento la voce di una possibile cessione a Wpp. «Siamo più propensi a comprare che a vendere». L’idea sarebbe quella d’implementare la competenza tecnologica e la presenza in alcune aree geografiche, avendo nel mirino realtà di piccola e media dimensione, e connettere il mondo dei dati e quello dei contenuti.

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